lunedì, marzo 03, 2008

Parole in libertà

"Sembra che io sia il male del paese , pazienza. Se eliminato il male,
eliminato Mastella attraverso artifizi politico-giudiziari si risolvono
i problemi dell'italia sono contento". (Mastella, 3/3/2008)

Questa dichiarazione arriva fuori tempo massimo: c'è stato un momento in cui effettivamente, si accusava Mastella di ogni nefandezza della politica italiana, anche quando c'entrava poco e niente. Però questa andava bene un anno fa: oggi Mastella si è tirato la zappa sui piedi da solo, ha fatto cadere, con altri complici "sparsi" il governo di cui faceva parte ma l'opposizione non si è sentito di caricarselo in coalizione per le prossime elezioni. Alias, ha fatto male i conti, ed è rimasto col cerino in mano. Sicuramente il modo in cui ha fatto cadere il governo, ed i motivi che sono tutt'ora nebulosi (a livello ufficiale, perché il fatto che gli avessero promesso qualcosa dal centrodestra è chiaro come il sole...) non gli permettono di presentarsi come anima candida della politica italiana, proprio in un momento in cui ognuno, con i suoi limiti, sta provando a proporre qualche novità. Qualche mese fa non mi sarei sentito di caricargli addosso tutte le brutture della politica italiana, oggi, grazie alle sue azioni, mi sento di caricargli le sue responsabilità per la caduta del governo, e credo che siano abbastanza. La "punizione" di correre da solo col rischio di sparire, per un politico come lui, mi pare del tutto adeguata.

Per la Sinistra arcobaleno "penso ad un ruolo di opposizione
protagonista, di una forza consistente e totalmente fuori
dall'orizzonte della testimonianza. In grado di incidere sui processi
reali del Paese". "Si va al governo se ci sono le condizioni per fare le riforme sociali del Paese, se no stai all'opposizione per farle maturare". "...perche' quando si mette da parte l'esigenza di rappresentare la parte
piu' debole della societa' vuole dire sostenere quella piu' forte". (Bertinotti, 3/3/2008)

Ora, se l'onorevole Bertinotti mi spiega come fa ad incidere sui processi reali del Paese una forza che sta all'opposizione meglio di quanto facesse quanto stava al governo... anche il fatto che maturino le condizioni per le riforme stando all'opposizione mi lascia perplesso. Ovvio, dopo un governo di centrodestra è facile avere un sacco di cose da sistemare, però se ogni cinque anni li si rimanda al governo per poi ricostruire il paese dalle macerie, non è che sul lungo periodo ci siano grossi miglioramenti per i più deboli...
Tra parentesi, il PD, che è il chiaro obbiettivo della dichiarazione finale, non è che metta da parte la difesa dei più deboli, solo che ritiene che non sia necessario lo scontro sociale, ma che anzi sia la concordia sociale a permettere i maggiori miglioramenti per i più deboli. Se in questo processo, si ottengono vantaggi sia per i deboli, sia per i "forti", non vedo dove stia lo scandalo, una società in cui le condizioni di tutti migliorano con il minimo di conflitto ed animosità fra i suoi settori, mi pare un'idea interessante (non dico realizzabile, ma almeno interessante).

1 commento:

Silver Drake ha detto...

Inevitabile citare un grande artista:
"Io devo governare? Ma mi hai guardato in faccia?"

http://it.youtube.com/watch?v=TYZ2gKdeY3o

(il video volevo embeddarlo ma Blogger, comprensibilmente, non si fida)