giovedì, aprile 17, 2008

Tanto di cappello



Prodi lascia la presidenza Pd "Serve un forte rinnovamento" - Politica - Repubblica.it

Di Prodi si potranno dire peste e corna per diversi motivi, però penso gli si possa riconoscere almeno un certo stile nel fare le cose. Per due volte ha sconfitto Berlusconi in una competizione elettorale, per due volte ha affrontato voti di fiducia a forte rischio o dall'esito scontato, ed ora lascia la presidenza del PD e con ogni probabilità la politica attiva, in modo piuttosto "misurato" (non si era candidato alle elezioni, tra l'altro).

In ogni caso, se oggi, o meglio, già da qualche anno, ci sono rischi minori che la "finanza creativa" applicata allo Stato provochi un disastro di proporzioni immani, lo dobbiamo a lui ed al fatto che nel 1996 si è impegnato, in modo anche impopolare, per fare entrare l'Italia nell'euro. Oggi ci lamentiamo perché la conversione ha portato ad aumento dei prezzi (e qui la colpa non è sua, primo perché quando fu fissata la parità non eravamo in condizione di trattare granché e alcuni paesi non ci volevano nemmeno nell'euro, secondo perché quando l'euro è entrato in vigore al governo c'era qualcun altro...), ma dobbiamo pensare a quanto oggi ci costerebbe la bolletta energetica se non avessimo una valuta forte rispetto al dollaro e legata ad una economia "internazionale" e non decisa solo dai chiari di luna del governo di turno a livello nazionale. Berlusconi si è lamentato di non poter più usare la leva della svalutazione monetaria per favorire le esportazioni, però dimentica il fatto che l'euro forte ci permette di compensare una parte dell'aumento del petrolio.

Ci sarebbero anche altri motivi, tipo il fatto che non si sia fatto prendere dal timore dell'impopolarità quando si è trattato di mettere nuove tasse per sistemare i conti dello stato, conti che sono in gran parte risanati come ammesso dalle stesse organizzazioni internazionali che ci muovevano rilievi, ma in ogni caso penso che il maggiore contributo di Prodi alla vita del paese sia stato proprio in quei due anni di "sofferenza" che ci hanno consentito di entrare nel primo gruppo dell'Euro. Anche solo per questo credo che abbia un posto, se non fra i "grandi" della Repubblica Italiana, almeno tra coloro che hanno fatto correttamente il loro dovere, cosa che al giorno d'oggi non sembra essere così diffusa e quindi diventa un "merito".

lunedì, aprile 14, 2008

Giustizia è fatta (?)

Di fronte a quelli che saranno presumibilmente i futuri assetti del parlamento, anche se non ci sono ancora le cifre definitive, si può comunque trarre una morale: chi ha mandato a casa Prodi e portato il paese alle elezioni anticipate, molto probabilmente rimarrà addirittura fuori dal Parlamento, o vi avrà rappresentanze minimali e del tutto marginali.

Sinistra estrema, radicale, antagonista, o come la vogliamo chiamare, è quella che per prima ha dato problemi di compattezza alla maggioranza, con i voti "scomposti" dei vari Turigliatto e compagnia, su cui il governo già rischiava di andare sotto. Bene, sicuramente rimarranno fuori i "minicespuglietti", tipo i trotzkisti, ma molto probabilmente anche la Sinistra Arcobaleno, che si dice vittima del voto utile, quando invece delle due la campagna sul voto disgiunto gli potrebbe aver fatto guadagnare qualche voto in qualche regione...

Mastella, nemmeno si è riuscito a presentare alle elezioni, e ben gli sta.

Casini e UDC, non hanno voluto sentire ragioni sul governo per riformare la legge elettorale (non che sarebbero bastati, ma nemmeno hanno fatto il bel gesto), ed anche loro ben che gli vada avranno una manciata di deputati e senatori.

Insomma, nel disastro complessivo, vedi un partito dichiaratamente razzista e xenofobo che molto probabilmente condizionerà la politica di governo, ed un mago della finanza creativa ministro delle finanze in un periodo di recessione, almeno qualcosa è andato a posto... il PD diventerà a questo punto il coagulo dell'opposizione parlamentare e immagino anche nel paese. Ovviamente rimarranno fuori le frange "antagoniste", il che mi fa temere che ci possa essere qualche scalmanato che si fa prendere la mano. Speriamo in bene...

venerdì, aprile 04, 2008

A proposito di distinguo pelosi

l'Unità.it - Ferrara tira i pomodori e la sinistra si divide - Politica

Ci sono dei limiti pericolosi che non si dovrebbero superare. Nel momento in cui si accetta che, in certe condizioni, o nei confronti di alcuni interlocutori, si possa agire, sia con azioni di disturbo, che con un moderato uso della violenza, si rischia di scivolare in una situazione molto pericolosa, perché alla fine la possibilità di esprimere il proprio pensiero, per quanto discordante, diviene funzione solo di essere sostenuto da una parte sufficientemente "forte".

In ordine sparso:

Anche dal segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano giunge
un appello alla libera espressione seguito da un ridimensionamento
dell´accaduto. «A tutti si deve riconoscere la possibilità di esprimere
le proprie idee. Detto questo, le critiche, le contestazioni le subiamo
tutti in politica. L'importante è che non siano mai segnate da gesti di
violenza».

E' vero, le contestazioni le subiscono tutti. Però è anche vero che, in una campagna elettorale, una contestazione che impedisca o tenti di impedire, ad un candidato premier di esprimere le sue idee, anche qualora siano provocatorie, in occasione di un comizio regolarmente autorizzato, secondo me equivale allo squadrismo che condiziona le elezioni nei paesi non democratici.

Durante una conferenza stampa di giovedì mattina poi la Sinistra
Arcobaleno fa i dovuti distinguo tornando sulle immagini degli scontri
di mercoledì in piazza Maggiore. «Sono contrario-esordisce Achille
Occhetto- che si impedisca ad una persona di parlare». ma «c'è stata e
continua ad esserci una violenza insopportabile nei confronti delle
donne». Una violenza fatta di anatemi, parole e fischi che Ferrara
lancia dalla tv ad un pubblico «muto». Così, propone Occhetto, «si
faccia il calcolo delle ore che Ferrara ha utilizzato in questi anni e
diamole alle donne e alle loro associazioni».

Alias, "occhio per occhio". L'equiparazione delle ore lascia un po' a desiderare, al massimo si potrebbe proporre alla Sinistra Arcobaleno di lasciare il loro spazio elettorale alle donne e alle loro associazioni, ma non so perché, non credo che succederà. Quanto al pubblico "muto" davanti a TV e comizi, mi pare che Ferrara non si distingua dagli altri. Sembra non ci si renda conto che, provocatorio o meno, Ferrara è candidato alle elezioni, e quindi ha gli stessi diritti dei vari Veltroni, Bertinotti, Berlusconi, Santanché e via dicendo. Quindi, essendo le regole definite, non si deve consentire a nessuno di impedire a Ferrara di parlare, anche quando non si ritiene che le sue idee siano corrette (è la mia opinione personale). Perché si rischia poi grosso quando ci si dovesse trovare "dall'altra parte della barricata". Cosa si direbbe se Berlusconi mandasse (o spontaneamente si muovessero i Circoli delle Libertà) persone a contestare sistematicamente i comizi di Sinistra Arcobaleno o Sinistra Critica, in quanto ritengono immorale che chi si è dichiarato comunista porti avanti le sue idee ?

l giudizio del capogruppo di rifondazione comunista alla regione Emilia
Romagna Leonardo Masella è duro: «È assolutamente inconcepibile il coro
di solidarietà espresso a Ferrara soprattutto da parte di chi non era
presente in piazza Maggiore e non ha visto personalmente come sono
andati i fatti. L'iniziativa di ieri voleva essere una pacifica
contestazione da parte di migliaia di ragazze e ragazzi che non hanno
alcuno spazio nel sistema antidemocratico dei mass media italiani,
diversamente da Giuliano Ferrara che parla e straparla tutti i giorni
in tutte le reti televisive».

Anche Bertinotti ed altri parlano e straparlano su tutte le reti televisive, secondo la sensibilità di qualcuno, ma non è un buon motivo per impedire loro di parlare. Quanto alla "pacificità", dalle immagini mi pare di capire tutt'altro. E, ribadisco, in campagna elettorale, anche solo impedire il comizio con un sottofondo di ululati, fischi e compagnia, si avvicina molto allo squadrismo. Non ti piace quello che dice Ferrara in Piazza Maggiore ? Fai una bella conferenza stampa, e spieghi perché e per come. E' la democrazia, ed in periodo elettorale la possibilità a tutti di esprimere idee (eventualmente) controverse è un tesoro prezioso, che non si può dilapidare perché quattro cialtroni ritengono di difendere dei diritti impedendo a Ferrara di parlare.

Taglio corto su altri interventi sullo stesso tono, perché comunque si assomigliano tutti, e si possono riassumere con "In generale non si dovrebbe fare, ma visto quello che dice Ferrara gli sta anche un po' bene".

La Sinistra Arcolbaleno dunque non ci sta e propone il suo antidoto.
L'incontro di venerdì sera all'hotel Jolly su laicità e diritti delle
donne. «Una risposta seria, commenta il consigliere comunale di Sd
Gianguido Naldi. è un altro metodo rispetto ai "contenuti provocatori"
del comizio del leader della lista «pro life».

Finalmente qualcuno che ragiona: si organizza un altro evento e si spiega perché le cose che dice Ferrara sono sbagliate. Chiaramente, dopo che gli si è dato modo di esprimerle.

giovedì, aprile 03, 2008

Bravi piccioni...

Ferrara contestato a Bologna la polizia carica, 15 contusi - Politica - Repubblica.it


Che Ferrara sia un (abile) provocatore dovrebbe essere ormai cosa nota più o meno a tutti, che siano essi suoi alleati che suoi avversari. Ha creato una lista "di disturbo" per cercare di ramazzare al PdL qualche voto in più da parte di (alcuni) cattolici, anche se dai sondaggi pare aver finora fallito nella sua ricerca.

Naturalmente è anche un provocatore quando "prepara" un comizio con certe dichiarazioni, ma comunque i soliti fresconi dei centri sociali ci sono caduti in pieno, perché la contestazione era già pronta anche prima della mattinata immagino. Se quindi un movimento politico, che peraltro ha il diritto di manifestare le sue idee in campagna elettorale, annuncia un comizio che sarà presumibilmente un evento "per pochi intimi", cosa si fa ? Gli si dà una mano ad avere copertura nazionale, inscenando una contestazione ed una vera e propria aggressione con lancio di oggetti contro il palco, finché la polizia non deve caricare i facinorosi e scortare il comiziante fuori dalla piazza con le sirene e le sgommate. Ovviamente oggi il fatto è su tutte le prime pagine dei giornali e sui TG già da ieri sera.

"Amici" dei centri sociali: ma non era meglio lasciare che solo chi davvero interessato andasse a sentire Ferrara ? In piazza ci sarebbero state meno persone che alle proiezioni dei film estivi la sera di Ferragosto, se tutto va bene avrebbe avuto 30 secondi nel TG regionale e la cosa sarebbe in pratica passata sotto silenzio. Invece così ha ottenuto copertura mediatica, ci fa la figura della vittima, e voi vi differenziate poco dai fascisti che come arma politica prediligono la sopraffazione fisica dell'avversario, invece di mostrarne l'inefficacia delle idee. Avrà poi buon gioco Berlusconi a descrivere chiunque non sia nel PdL come un sopraffattore ed un violento che non si è mai staccato dalle radici delle repressioni di stampo stalinista e/o maoista.

Grazie e complimenti, se volevate aumentare il vantaggio, almeno mediatico, per la destra, non c'è che dire, è stata un'operazione perfetta.

Aggiunta: Valeria Palermi del Pdci: "Hanno fatto bene a contestare Ferrara - attacca - dovrebbero farlo in tutte le piazze d'Italia". (da Repubblica.it)

Se alla (forse) on. Palermi sfugge la differenza fra contestazione e violenza, direi che bene ha fatto Veltroni a prendere una volta per tutte le distanze da gente del genere, che fa solo danno alle idee ed alle persone di cui afferma di voler prendere le difese...

mercoledì, aprile 02, 2008

Pillole (di saggezza ?)

A volte si fa fatica a stare dietro alle cose che vengono dette in campagna elettorale (forse per quello che si dicono tante baggianate):

12:20







Berlusconi: "Tasse al 50% giustificano l'evasione fiscale"





"C'è
una norma di diritto naturale: se lo Stato ti chiede un terzo di quanto
guadagni, allora la tassazione ti appare una cosa giusta, ma se ti
chiede il 50-60% di ciò che guadagni, come accade per molte imprese, ti
sembra una cosa indebita e ti senti anche un po' giustificato a mettere
in atto procedure di elusione e a volte anche di evasione". Così Silvio
Berlusconi, ospite di un incontro organizzato dall'Ance.


Lo so che il ritornello è un classico. Quello che mi chiedo però è quale sia la "norma di diritto naturale" a cui fa riferimento da anni Berlusconi... intende una legge di natura ? qualcosa di scientificamente dimostrabile ? una consuetudine giudiziaria ? Insomma, è qualcosa di reale, basato su considerazione serie e condivise o condivisibili, o "un terzo" è una cifra sparata a caso, perché più bassa della pressione fiscale attuale e casualmente simile a quella che propone il suo partito ?




"Il
nucleare sarà il sistema del futuro, anche perché i combustibili
fossili, da cui oggi dipendiamo, finiranno". Lo ha detto Silvio
Berlusconi, parlando all'Ance.



In effetti non è del tutto sbagliato: ma poco tempo fa leggevo che le scorte note di combustibili nucleari andrebbero in crisi nel giro di pochi anni (qualche decina), se il nucleare divenisse il combustibile "per eccellenza" delle economie occidentali e di quelle in rapida espansione, come Cina e India. Insomma, al momento non esiste una soluzione "unica", ma si devono sfruttare più risorse contemporaneamente, come "ponte" verso il rendere conveniente economicamente l'uso delle fonti rinnovabili.

Ma forse la dichiarazione più terrificante, sotto vari profili, è quella che suona come una minaccia:



La
riammissione della Dc di Giuseppe Pizza, decisa ieri dal Consiglio di
Stato, potrebbe comportare un rinvio della data delle elezioni. A dirlo
è stato il ministro dell'Interno Giuliano Amato



Il problema è duplice: il paese già affronta le elezioni in un momento in cui tutto gli serviva tranne l'assenza di un governo, e quindi il prolungarsi di questa situazione è oltre modo deleterio... ma soprattutto, a noi poveretti che ci dobbiamo sorbire la campagna elettorale, perché ci devono prolungare l'agonia ? Io preferirei votare direttamente domani mattina e togliermi il pensiero una volta per tutte...