domenica, ottobre 19, 2014

Diritti e leggi

Una premessa iniziale molto importante: sono convinto che la questione delle unioni di fatto (etero ed omosessuali) richieda una normativa, possibilmente in tempi non biblici.

Detto questo, trovo l'atteggiamento di alcuni sindaci negli ultimi mesi, segnatamente Merola e Marino, concettualmente sbagliato.

Non è sbagliata in sé la battaglia per i diritti, ognuno può fare tutto quello che vuole, ovviamente, e ci mancherebbe. Il problema è in quale veste lo si fa, quando si riveste una carica istituzionale. E soprattutto quando si crea un conflitto con altri poteri dello stato, depotenziandone l'autorità.

Giusto o sbagliato che sia, se il ministero dell'interno, o il prefetto, sono contrari alla registrazione ufficiale di atti, e gli stessi sindaci ammettono che stanno facendo un'azione dimostrativa per rendere visibile la situazione e richiedere una normativa, non si sta facendo il proprio "dovere". E, mentre sono d'accordo che il sig. Merola, o il sig. Marino, come privati cittadini, o esponenti politici con le loro idee legittime, possano benissimo farlo, ritengo che non debbano coinvolgere la carica istituzionale.

A questo punto, è ovvio che l'unica strada percorribile dai prefetti sia di annullare tutti questi atti, perché ovviamente non si può accettare una palese violazione delle leggi senza reazione alcuna, un precedente molto pericoloso che altri potrebbero sfruttare per istanze diverse. Questo ovviamente creerà una serie di contenziosi legali, tribunali, etc. che non faranno certo

Insomma, una causa giusta, ma un modo di procedere del tutto sbagliato. 

giovedì, ottobre 31, 2013

La bicicletta prima di ogni altra cosa...

Bici in città, dall'Anci una proposta rivoluzionaria: il veicolo più forte avrà l'onere della prova - Repubblica.it

Una proposta che è una sorta di delirio... vediamo un po':

Il Codice deve ispirarsi esplicitamente ai principi di mobilità sostenibile.
Ottimo, ma chi l'auto la "deve" usare ? Quelli non li tutela nessuno ?
Rendendo le nostre città molto più moderne, pulite ed europee. 
Gli amministratori analogamente saranno più moderni ed europei ?
l'Anci propone infatti di "tracciare una corsia ciclabile in continuità" sulle strade urbane nella mano destra
Ecco, già le strade sono strette, facciamo una corsia ciclabile continua... ma non fosse poi che:
cessazione dell'obbligo di uso delle piste ciclabili, così come di quello di pedalare sul bordo della carreggiata (quindi sorpasso autorizzato).
Quindi, mettiamo una corsia apposta dappertutto, ma non obblighiamo i ciclisti ad usarla, così poi se l'automobilista gli va addosso, magari perché il ciclista procede contromano, la colpa rimane comunque sua:
doppio senso di circolazione "sempre ammessa e senza vincoli di larghezza minima" per le biciclette in vie a senso unico 
Sempre immagino per aumentare la sicurezza di tutti. Inoltre:
parcheggi a spina di pesce sulla mano sinistra per favorire le corsie ciclabili su quella destra;
Visto che le città, e soprattutto i centri storici, sono già ricchissimi di spazio dove parcheggiare, quindi toglierne una buona parte mi pare cosa buona e giusta...
viene favorito il parcheggio negli spazi condominiali, togliendo al condominio la potestà di vietarlo;
quindi gli atrii e gli spazi comuni si ridurranno a giacimenti di rottami arrugginiti.
 "In essi - si legge - si vuole favorire al massimo la circolazione dell'utenza debole e indurre i conducenti di auto e moto a mantenere una andatura estremamente prudente e moderata. Si vuole favorire la sosta e il riposo del pubblico, le attività di pubblico esercizio nella via, in generale il passeggio, lo shopping, e momenti di incontro". 
Certo, passeggio, shopping, momenti di incontro... ma il fatto che la gente non passi il tempo solo e soltanto in attività ricreative ? Andatura moderata mi va anche bene, ma non vedo perché la prudenza non debba essere richiesta ai ciclisti (anche). Evidentemente gli utenti della strada non sono tutti uguali...

giovedì, ottobre 03, 2013

Shutdown

Quello che allego è lo screenshot del reindirizzamento a cui si arriva dopo aver aperto, ad esempio, il sito della NASA.

Ora, seriamente, qualcuno pensa che sia possibile per uno stato "importante", ridursi ad una farsa di questo genere ? Non si approva il bilancio e di colpo chiude tutto quanto...

Capisco non finanziare nuovi progetti, capisco l'esercizio provvisorio, ma questo è davvero ridicolo.
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domenica, giugno 20, 2010

Prova

 


Prova del plugin di esportazione di Picasa, verso Blogger
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giovedì, maggio 20, 2010

Insegne curiose


In realtà è semplicemente un testo di prova per il plugin di esportazione per Lightroom2

martedì, gennaio 12, 2010

Il ritorno

La notizia dell'anno, almeno nel tristo ambiente della Formula 1, è ovviamente quello del ritorno di Michael Schumacher alla guida di una vettura della massima serie. Ovviamente, come sempre, appassionati e "uomini della strada" si sono divisi sul giudizio da dare a questa operazione. Da un lato coloro che sono favorevoli, dall'altro chi lo vede come un "tradimento" di una sorta di contratto a vita con la Ferrari, che il tedesco avrebbe in un certo senso non rispettato (anche se non si parla ovviamente di alcuna carta firmata).

Credo che per giudicare questo tipo di situazione sia necessario prendere coscienza dei motivi che possono spingere un pilota con questo curriculum ad una azione così "rischiosa". Nel passato, non sempre, anzi quasi mai, i "ritorni" hanno avuto effetto positivo, ed anzi hanno rischiato di compromettere quanto ottenuto in precedenza dal pilota stesso. Solo Lauda è tornato da un ritiro, per vincere ancora. Nel 1993 Prost tornò dopo un anno di pausa, ma nel suo caso la sosta era in un certo senso programmata, per tenere conto della situazione in Williams-Renault.

Per Schumacher si tratta di una mossa molto rischiosa: la sua carriera ha infatti ottenuti tanti e tali successi, da rendere molto difficile una "coda" di qualche anno di successo paragonabile. In un certo senso, ha tutto da perdere e quasi niente da guadagnare. Questo almeno per l'opinione corrente.

Il dubbio che mi viene è però che per lui, e molto probabilmente per tutti coloro che fanno sport e competizione, il desiderio di gareggiare e di primeggiare sia tale da rendere snervante assistere alle gare dai box o dalla tribuna, e noioso portare avanti qualsiasi altra attività non competitiva. In questa situazione, cerca per quanto possibile, di tornare a fare ciò che sa fare meglio, e nelle condizioni ideali.

Come si organizza quindi un ritorno "in grande stile" ? Ovviamente, con una squadra vincente, almeno nelle potenzialità. Oggi come oggi, le squadre che possono garantire una buona competitività sono soltanto due: Ferrari e McLaren, o meglio Mercedes, prima solo partner motoristico, ed ora concorrente anche autonomo. Nella situazione corrente di chiusure e contrazioni di programmi, paiono essere gli unici che ancora abbiano intenzione di spendere ed investire in Formula 1. Possono ovviamente sempre sbagliare la macchina e non essere in grado di recuperare, grazie alle regole "anti-spese", ma sono quelli che con più convinzione ancora si impegnano nelle competizioni.

La Ferrari ha dato l'impressione di non volersi spendere più di tanto: aveva già ingaggiato Alonso, per cui prendere anche Schumacher poteva essere uno "spreco", anche considerato che entrambi amano molto essere delle prime donne, senza troppa rivalità in squadra, almeno non esplicita. In quest'ottica, il fatto di aver insistito molto su Schumacher come terzo pilota, in una squadra in cui questo ruolo era già affidato anche a Fisichella, può aver dato l'impressione di scarsa volontà di portare avanti il progetto. La questione del contratto di Massa non sarebbe stato un problema, visto che Raikkonen è stato messo alla porta senza troppi complimenti, anche se con una valigia presumibilmente piena di soldi.

Rimane in pratica la Mercedes, visto che la McLaren ha puntato ad una formazione tutta inglese. In questo senso anche la casa tedesca ha voluto caratterizzarsi in senso nazionale, ingaggiando per primo Rosberg, e poi portando avanti trattative con tutti i piloti tedeschi disponibili. Fino ad arrivare a Schumacher, che fa comunque parte della storia Mercedes, in quanto proprio la casa gli ha permesso di correre ad alto livello, sia nel mondiale Prototipi che nel mondiale di Formula 1. Le strade si sono poi divise, ed anzi Schumacher è stato uno fra i rivali più costanti di Mercedes, ma evidentemente nella testa del management, presumibilmente di Haugh, l'idea non è mai tramontata. Ci sono malumori per quanto riguarda il costo, a fronte di grossi problemi economici del gruppo automobilistico, però va considerato che certi investimenti si ripagano tramite sponsor e ritorno di immagine, basti pensare al fatto che il previsto ritorno di Schumacher aveva fatto impennare nel 2009 le vendite per le gare di Valencia e Monza.

L'unico che corre dei rischi, in questa situazione, è proprio Schumacher, il quale sarà sotto osservazione costante. Il primo errore sarà salutato con: "Ecco, torna solo per fare queste cose, è un bluff", e via ad aumentare qualora le cose non procedano come previsto, ossia con un successo indiscusso, e poco importerà se il problema sia nella macchina o realmente nel pilota. Ma, d'altra parte, se non amasse il rischio probabilmente potrebbe fare un lavoro diverso...