martedì, novembre 14, 2006

Si sentiva la mancanza

Il governo, visto che non c'è niente di meglio da fare, con la finanziaria in discussione, decide che un grossissimo problema sono i videogiochi "violenti" . In altri paesi la discussione c'è già stata da tempo, e non mi pare che ci siano molti studiosi che accettano il semplice collegamento videogioco violento --> bimbo teppista e futuro delinquente. Oltre ai videogiochi, di influenze ce ne sono tantissime, e non mi pare che ci si affanni più di tanto a limitarle. D'altra parte, per evitare l'odio per il diverso o per il più debole si dovrebbe chiudere, ad esempio, il Parlamento, dove ci sono tanti rappresentanti del popolo che, pur proclamandosi cristiani ad ogni pié sospinto, non sono poi conseguenti e rifiutano le più basilari regole della carità, appunto, cristiana.
Per fortuna Gentiloni si è accorto che :
"il problema della tutela dei minori non si ferma lì. La vera grande sfida, sarà proprio quella di gestire il mondo della telefonia, di internet e dei videtelefonini e dei videogiochi".

Non mi pare che la televisione sia sotto accusa, comunque forse è perché è sempre meno guardata...
C'è poi l'IIMS che si accorge che :

"un'indagine della federal trade commission abbia rivelato che oltre il 40% degli adolescenti negli usa riesce a mettere le mani sopra giochi non adatti, e sconsigliati per i loro contenuti. Inoltre, vietarne la vendita non è una garanzia, quando si ha la possibilità di scaricare da internet qualsiasi tipo di contenuto"

Per l'accesso "non autorizzato" dei minori ai videogiochi VM18 ci sono responsabilità dei venditori e delle famiglie, che in teoria un minimo di controllo lo dovrebbero avere. Ma pare che sia più facile delegare ad altri la spiacevole incombenza di informarsi su cosa fanno i propri figli. Quanto poi all'ultima riga, non vedo quale sia la proposta per contrastare la diffusione via Internet di eventuali contenuti "aggiuntivi" : non credo sia possibile controllare tutto il materiale presente su Internet e non credo sia possibile nemmeno impedire l'accesso ad Internet dei creatori di videogiochi, per evitare che mettano in linea contenuti vietati...

Passando a cose più leggere, torna ad agitarsi lo spettro del divieto di satira... Ora, volendo anche lasciare da parte le considerazioni fondamentali sulla libertà di espressione, si dovrebbe far notare che la maniera migliore perché la gente noti le cose è proibirgliele. Sinceramente, battute come :
"fuma tre pacchetti di sigarette, come un turco, per prepararsi al prossimo viaggio in Turchia"

più che "satira fallimentare non priva di vigliaccheria", è una battuta scontata e pure poco divertente. Tutto sommato, lasciando fare, ci si ritaglia l'immagine di persone tolleranti e non di musoni sempre cupi, si evita di creare martiri o casi mediatici dove non se ne sente il bisogno, ed alla fine non è detto che battute come quella riportata sopra portino un qualsiasi tipo di danno, se non all'autore, a cui non farei scrivere più nemmeno il testo del biglietto dell'autobus tanto è lo squallore e la mancanza di inventiva. Andrebbe poi ricordato che la satira di solito la si fa sulle persone (o entità) importanti, quindi il fatto di essere bersaglio della satira è tutto sommato una sorta di riconoscimento della propria importanza nella società...