giovedì, novembre 13, 2008

Il dialogo...

Vigilanza Rai, il Pdl verso l'ultimatum "Un altro nome, o facciamo da soli" - Politica - Repubblica.it
Secca la replica del Pdl: "Il patto tra gentiluomini prevede che l'opposizione esprima il presidente, ma non che lo imponga. C'è ormai la necessità di eleggere il presidente, ma il nome di Orlando per noi non è percorribile" spiega Italo Bocchino.

L'ultimatum. Alessio Butti, capogruppo del Popolo delle libertà in Vigilanza, parla a questo punto di "soluzione estrema". E detta un vero e proprio ultimatum al Pd e IdV: "In queste 18 ore che mancano alla prossima seduta il centrosinistra apprezzi la novità della nostra presenza al voto, indichi un altro nome serenamente". Altrimenti? Butti non lascia spazio a dubbi: "Ci sono nella minoranza persone con grande esperienza politica..."



Insomma, il dialogo va bene, basta che l'opposizione dica le cose che vogliamo noi, il presidente della commissione di vigilanza è un loro esponente ma deve essere quello che vogliamo noi, e se non decidono come diciamo noi nel giro di poche ore, ci facciamo le cose da soli alla faccia loro. E' vero che in questo "dialogo" c'è una delle due parti che di dialogare non ne ha nessuna voglia, ma non mi pare si possa dire dell'attuale opposizione, che anzi, troppo credito concede a questa maggioranza ed ai suoi atteggiamenti.

La Lega non si smentisce

Sicurezza, linea dura della Lega Blocco dei flussi per due anni - Politica - Repubblica.it

Sanità a pagamento, niente ricongiungimenti familiari, fermo di polizia prolungato....

si vede che la trattativa sul federalismo è arenata, e la Lega deve dare qualcosa alla propria base,  facendo leva sugli istinti peggiori...

venerdì, novembre 07, 2008

Prestigio internazionale

PdL - Il Popolo della Libertà - STRACQUADANIO: L'unico a non offendersi per la battuta di Berlusconi è Obama

Può darsi che sia così, ossia che Obama manco lo ascolti Berlusconi... il che non è un bene per il nostro paese. Può darsi che si sia offeso ma che non faccia tragedie perché capisce (lui) il ruolo di un uomo politico di una nazione avanzata. Fatto sta che in 3 giorni a quanto è dato di sapere Berlusconi non ha telefonato ad Obama, e oggi Obama ha telefonato a diversi capi di stato e di governo, di cui 3 europei: Francia, Gran Bretagna e Germania. Domanda, fra i grandi stati europei, chi manca ?

martedì, novembre 04, 2008

La marea che sale

Scontri, i filmati a "Chi l'ha visto?" Rai assalita, minacce ai redattori - Scuola&Giovani - Repubblica.it


Prima gli scontri, nei quali (pare) le forze dell'ordine abbiano "facilitato" l'opera dei "disturbatori", poi l'assalto alla televisione di stato che ha il solo torto di riproporre quelle immagini (forse non a sufficienza).

Cosa devono fare ancora questi personaggi, perché la gente capisca a che livello si sta arrivando ?

Welcome to the real world...

"Calendarista delle pari opportunità quali favori ha fatto al premier?" - Politica - Repubblica.it

E' positiva la presa di coscienza di Guzzanti sui metodi di gestione del partito/azienda/gruppo mediatico, però ci dovrebbe dire su quale pianeta si trovava dal 1994 ad oggi, perché Berlusconi ha sempre gestito la situazione in questo modo... non è che adesso certe prese di posizione "puriste" sono legate alla marginalizzazione di alcuni ex "alti papaveri" di FI ?

giovedì, ottobre 30, 2008

Il miracolo

Poi dicono che Berlusconi non è l'uomo dei miracoli... in pochi mesi di governo ha ottenuto due cazziate dall'UE, una sulla legge sugli immigrati che ha dovuto in parte correggere, l'altra sull'ambiente, su cui va allo scontro frontale con il suo amico Barroso... ha fatto in modo che anche Veltroni riuscisse a fare una bella figura con la manifestazione del 25 ottobre, dicendo cose sensate e portando in piazza un buon numero di persone (hai voglia a dire che 56 milioni sono stati a casa, sappiamo tutti molto bene che non è la stessa cosa far rimanere uno a casa e portarlo a Roma a manifestare).

Pochi giorni dopo, studenti (di sinistra e destra insieme, a parte pochi picchiatori la cui origine credo vada ancora chiarita), con professori, insegnanti e genitori, protestano in massa, in un coacervo di diverse provenienze che solo "ai miei tempi", 20 anni fa, sarebbe stato difficile vedere in piazza insieme, anzi... Poi Maroni potrà dire che erano solo 100mila e non un milione, ma il fatto che nello stesso "periodo", oltre all'ormai cronica dissociazione di Famiglia Cristiana dalle politiche del governo, arrivino pure critiche da settori cattolici nei quali la presenza di esponenti che fanno riferimento alla maggioranza dovrebbe essere consistente, credo che sia un segnale positivo per chi non ritiene il governo Berlusconi la soluzione ai problemi che il paese in effetti ha, ma che non si risolvono nascondendoli sotto il tappeto dei tagli di spesa.

Aggiungiamo che i governatori regionali sono sul piede di guerra, che l'Alitalia/CAI a quanto pare è più in difficoltà di quanto ipotizzato dal premier "tutto risolto, ci penso io" e che Berlusconi deve ricorrere alla solita litania del "la sinistra mistifica, i poteri forti e chissà chi altro ce l'ha con noi, le televisioni spargono il seme della sfiducia (come se non le controllasse lui)..."

Mi auguro con tutto il cuore che questo governo non duri cinque anni, perché a quel punto non è detto che i danni siano riparabili con sacrifici limitati.

mercoledì, ottobre 29, 2008

Le vere emergenze

Berlusconi contro i "writers" "Reato penale imbrattare i muri" - Politica - Repubblica.it

Ora, che i graffitari siano il più delle volte molesti, perché scribacchiano su pareti di proprietari che non gradiscono, siamo tutti d'accordo, come è anche uno sconcio che edifici appena restaurati non riescano a rimanere puliti più di qualche giorno. Ma considerando le emergenze del paese e il sovraffollamento delle carceri (l'indulto è stato votato anche da parte del centrodestra), c'è proprio bisogno di impegnare il tempo del governo in questo ? A meno di non consolarsi col fatto che, mentre pensano ai graffitari, non faranno qualcosa di peggio...

sabato, ottobre 25, 2008

E poi siamo noi "latini"...

Gli inglesi, che sono sempre bravissimi a fare i maestri di civiltà e a criticare gli altri, una volta tanto si mettono dalla parte del torto marcio:

Dall'Unità di qualche giorno fa:

"BBC, si può scherzare sui cattolici: non se la prendono come gli islamici"

Ora, io credevo che la garanzia della libertà di espressione fosse un bene "supremo", ossia non negoziabile o diversificabile. Invece viene fuori che basta essere una comunità che, solo in alcuni elementi magari, può diventare pericolosa o arrabbiarsi, e allora le altrui libertà possono venire limitate... Complimenti per la coerenza e la serietà, ma voglio vedere con che faccia la prossima volta criticheranno le scelte, magari discutibili, delle reti televisive italiane.

venerdì, ottobre 10, 2008

La faccia come il culo

Italia-Romania, "contrasti appianati" Berlusconi: "Siamo grati ai romeni" - cronaca - Repubblica.it

Il PdL ha cavalcato il tema della sicurezza e degli stranieri (solo perché con i romeni non poteva più usare il termine extracomunitari) e ci ha vinto le elezioni. Adesso di colpo sono pochi casi isolati, i romeni sono una risorsa per l'economia e via dicendo... certo, tutti hanno il diritto di ripensare alle cose che si sono dichiarate, però con un limite...

martedì, settembre 30, 2008

Un po' di buon gusto...

l'Unità.it - Indignazioni a senso unico: Gasparri attacca l'Unità - l'Unità

Per quanto non trovi simpatico né Gasparri né Brunetta, quando si pesta una merda, bisognerebbe avere l'onestà di ammetterla. Considerati i trascorsi nemmeno tanto lontani di D'Antona e Biagi, una vignetta di questo tipo non avrebbe nemmeno dovuta essere pubblicata, se non altro per buon senso e buon gusto.

Se poi qualcuno fa notare l'errore (ed è ovvio che essendo di tutt'altra opinione, lo si farà notare con il massimo risalto possibile, proviamo a pensare a parti invertite), ammetterlo non fa male.

E la giustificazione "ma anche loro fanno così e nessuno gli dice nulla", non è granché: io presumo che chi dirige/gestisce Unità e i vari supplementi presuma di essere in grado di comportarsi "meglio" di Gasparri e/o Bossi... altrimenti è vero il discorso "sono tutti uguali, di qualsiasi partito o convinzione politica"...

venerdì, agosto 08, 2008

Fantastico...

Berlusconi: "Finanziaria blindata nessun emendamento in aula" - economia - Repubblica.it
Alitalia: "Meno di 7000 tagli". Il Cavaliere torna anche sulla vendita della compagnia aerea. E commette una clamorosa gaffe. "Quella di Air France - dice - sarebbe stata una svendita e si parlò di oltre 7000 esuberi. Noi pensiamo che si possono fare meno esuberi". Peccato, lo corregge tramite agenzie di stampa l'ex ministro Pierluigi Bersani, che il piano di Air France "prevedesse 2.150 esuberi".

E' davvero uno spettacolo: Berlusconi prima boccia un piano con 2000-2500 esuberi, poi ne propone uno con 5000, mesi e mesi dopo. E poi si scopre comunque che, comprendendo AirOne, il suo mirabolante piano, nel frattempo rimandato a settembre, tanto non c'è fretta, prevede un totale di 7000 esuberi. Cosa fare allora ? Basta dire che sono di più, o almeno la stessa cifra, quelli che avrebbe portato il piano di Air France... Per poi aggiungere che comunque, 5000 o 7000 sono meglio che mandare a casa tutti i 20000 di Alitalia. Ma magari poteva convenire "sistemarne" a casa "solo" 2500 qualche mese fa...

Insomma, ammettere di aver fatto una boiata con finalità elettorali qualche mese fa non gli passa nemmeno per la testa.

lunedì, giugno 16, 2008

Io non capisco proprio...

Veltroni pone un ultimatum al governo (figurarsi le risate): se continuate così basta dialogo... a parte che dialogo da parte del centrodestra lo devo ancora vedere: chiedono sostegno ma poi si guardano bene dal seguire quanto propone l'opposizione (almeno qualche volta). In compenso:

  • Militari nelle strade
  • Inasprimento ulteriore della legge sull'immigrazione
  • Limiti all'azione dei giudici
  • Parte del governo gioisce per le difficoltà dell'Europa Unita
  • Un partito al governo che dice cose che quando le diceva Haider tutti le censuravano e mettevano sotto "osservazione" il paese che lo aveva nel governo
  • Stop ai processi al premier
Insomma, questi sono al governo tutto sommato da poco tempo e mi sembra che abbiano dato un'impronta chiara alla loro azione di governo. Cosa devono ancora fare, perché Veltroni si accorga che ha a che fare con delle persone che del dialogo non hanno più o meno mai sentito parlare ?

lunedì, giugno 02, 2008

Il peso dell'Italia

Una delle classiche critiche al precedente governo, che di colpe di certo ne aveva, era il calo del peso dell'Italia sullo scacchiere internazionale. Ora, può darsi che la politica delle pacche sulle spalle ci darà un sacco di popolarità all'estero nel prossimo futuro, però per ora... :

ONU e Vaticano condannano le nuove norme sull'immigrazione

Visto che l'Iran è un paese da trattare con le molle, i nostri alleati nella UE decidono che è meglio se non facciamo parte del gruppo di contatto

Aggiungiamo che Air France conferma quanto detto qualche giorno da Aeroflot sullo stato di salute di Alitalia (ma non doveva esserci la cordata già pronta, che aspettava solo di vedere la vittoria elettorale di Berlusconi ? Intanto ogni giorno costa ai cittadini un sacco di soldi...)

In più non ci sono (apparentemente, magari sotto sotto si lavora) spiragli sul rapimento di due cooperanti italiani...

Davvero, come esordio non è per nulla male. Buon lavoro, ministro Frattini...

martedì, maggio 06, 2008

Se il buon giorno si vede dal mattino

C'è poco da stare allegri: Gianfranco Fini, Presidente della Camera, terza carica dello Stato, dice che bruciare le bandiere di Israele è più grave che ammazzare una persona. A parte la mostruosità della dichiarazione in se stessa, interessante leggere che "dietro l'aggressione di Verona non c'è alcun "riferimento ideologico"", mentre le contestazioni di Torino mettono in mostra antisemitismo. A Fini si dovrebbe chiedere se secondo lui i gruppi neonazisti, che spesso negano, o giustificano, lo sterminio degli ebrei, sono invece gruppi "filoisraeliani"...

giovedì, aprile 17, 2008

Tanto di cappello



Prodi lascia la presidenza Pd "Serve un forte rinnovamento" - Politica - Repubblica.it

Di Prodi si potranno dire peste e corna per diversi motivi, però penso gli si possa riconoscere almeno un certo stile nel fare le cose. Per due volte ha sconfitto Berlusconi in una competizione elettorale, per due volte ha affrontato voti di fiducia a forte rischio o dall'esito scontato, ed ora lascia la presidenza del PD e con ogni probabilità la politica attiva, in modo piuttosto "misurato" (non si era candidato alle elezioni, tra l'altro).

In ogni caso, se oggi, o meglio, già da qualche anno, ci sono rischi minori che la "finanza creativa" applicata allo Stato provochi un disastro di proporzioni immani, lo dobbiamo a lui ed al fatto che nel 1996 si è impegnato, in modo anche impopolare, per fare entrare l'Italia nell'euro. Oggi ci lamentiamo perché la conversione ha portato ad aumento dei prezzi (e qui la colpa non è sua, primo perché quando fu fissata la parità non eravamo in condizione di trattare granché e alcuni paesi non ci volevano nemmeno nell'euro, secondo perché quando l'euro è entrato in vigore al governo c'era qualcun altro...), ma dobbiamo pensare a quanto oggi ci costerebbe la bolletta energetica se non avessimo una valuta forte rispetto al dollaro e legata ad una economia "internazionale" e non decisa solo dai chiari di luna del governo di turno a livello nazionale. Berlusconi si è lamentato di non poter più usare la leva della svalutazione monetaria per favorire le esportazioni, però dimentica il fatto che l'euro forte ci permette di compensare una parte dell'aumento del petrolio.

Ci sarebbero anche altri motivi, tipo il fatto che non si sia fatto prendere dal timore dell'impopolarità quando si è trattato di mettere nuove tasse per sistemare i conti dello stato, conti che sono in gran parte risanati come ammesso dalle stesse organizzazioni internazionali che ci muovevano rilievi, ma in ogni caso penso che il maggiore contributo di Prodi alla vita del paese sia stato proprio in quei due anni di "sofferenza" che ci hanno consentito di entrare nel primo gruppo dell'Euro. Anche solo per questo credo che abbia un posto, se non fra i "grandi" della Repubblica Italiana, almeno tra coloro che hanno fatto correttamente il loro dovere, cosa che al giorno d'oggi non sembra essere così diffusa e quindi diventa un "merito".

lunedì, aprile 14, 2008

Giustizia è fatta (?)

Di fronte a quelli che saranno presumibilmente i futuri assetti del parlamento, anche se non ci sono ancora le cifre definitive, si può comunque trarre una morale: chi ha mandato a casa Prodi e portato il paese alle elezioni anticipate, molto probabilmente rimarrà addirittura fuori dal Parlamento, o vi avrà rappresentanze minimali e del tutto marginali.

Sinistra estrema, radicale, antagonista, o come la vogliamo chiamare, è quella che per prima ha dato problemi di compattezza alla maggioranza, con i voti "scomposti" dei vari Turigliatto e compagnia, su cui il governo già rischiava di andare sotto. Bene, sicuramente rimarranno fuori i "minicespuglietti", tipo i trotzkisti, ma molto probabilmente anche la Sinistra Arcobaleno, che si dice vittima del voto utile, quando invece delle due la campagna sul voto disgiunto gli potrebbe aver fatto guadagnare qualche voto in qualche regione...

Mastella, nemmeno si è riuscito a presentare alle elezioni, e ben gli sta.

Casini e UDC, non hanno voluto sentire ragioni sul governo per riformare la legge elettorale (non che sarebbero bastati, ma nemmeno hanno fatto il bel gesto), ed anche loro ben che gli vada avranno una manciata di deputati e senatori.

Insomma, nel disastro complessivo, vedi un partito dichiaratamente razzista e xenofobo che molto probabilmente condizionerà la politica di governo, ed un mago della finanza creativa ministro delle finanze in un periodo di recessione, almeno qualcosa è andato a posto... il PD diventerà a questo punto il coagulo dell'opposizione parlamentare e immagino anche nel paese. Ovviamente rimarranno fuori le frange "antagoniste", il che mi fa temere che ci possa essere qualche scalmanato che si fa prendere la mano. Speriamo in bene...

venerdì, aprile 04, 2008

A proposito di distinguo pelosi

l'Unità.it - Ferrara tira i pomodori e la sinistra si divide - Politica

Ci sono dei limiti pericolosi che non si dovrebbero superare. Nel momento in cui si accetta che, in certe condizioni, o nei confronti di alcuni interlocutori, si possa agire, sia con azioni di disturbo, che con un moderato uso della violenza, si rischia di scivolare in una situazione molto pericolosa, perché alla fine la possibilità di esprimere il proprio pensiero, per quanto discordante, diviene funzione solo di essere sostenuto da una parte sufficientemente "forte".

In ordine sparso:

Anche dal segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano giunge
un appello alla libera espressione seguito da un ridimensionamento
dell´accaduto. «A tutti si deve riconoscere la possibilità di esprimere
le proprie idee. Detto questo, le critiche, le contestazioni le subiamo
tutti in politica. L'importante è che non siano mai segnate da gesti di
violenza».

E' vero, le contestazioni le subiscono tutti. Però è anche vero che, in una campagna elettorale, una contestazione che impedisca o tenti di impedire, ad un candidato premier di esprimere le sue idee, anche qualora siano provocatorie, in occasione di un comizio regolarmente autorizzato, secondo me equivale allo squadrismo che condiziona le elezioni nei paesi non democratici.

Durante una conferenza stampa di giovedì mattina poi la Sinistra
Arcobaleno fa i dovuti distinguo tornando sulle immagini degli scontri
di mercoledì in piazza Maggiore. «Sono contrario-esordisce Achille
Occhetto- che si impedisca ad una persona di parlare». ma «c'è stata e
continua ad esserci una violenza insopportabile nei confronti delle
donne». Una violenza fatta di anatemi, parole e fischi che Ferrara
lancia dalla tv ad un pubblico «muto». Così, propone Occhetto, «si
faccia il calcolo delle ore che Ferrara ha utilizzato in questi anni e
diamole alle donne e alle loro associazioni».

Alias, "occhio per occhio". L'equiparazione delle ore lascia un po' a desiderare, al massimo si potrebbe proporre alla Sinistra Arcobaleno di lasciare il loro spazio elettorale alle donne e alle loro associazioni, ma non so perché, non credo che succederà. Quanto al pubblico "muto" davanti a TV e comizi, mi pare che Ferrara non si distingua dagli altri. Sembra non ci si renda conto che, provocatorio o meno, Ferrara è candidato alle elezioni, e quindi ha gli stessi diritti dei vari Veltroni, Bertinotti, Berlusconi, Santanché e via dicendo. Quindi, essendo le regole definite, non si deve consentire a nessuno di impedire a Ferrara di parlare, anche quando non si ritiene che le sue idee siano corrette (è la mia opinione personale). Perché si rischia poi grosso quando ci si dovesse trovare "dall'altra parte della barricata". Cosa si direbbe se Berlusconi mandasse (o spontaneamente si muovessero i Circoli delle Libertà) persone a contestare sistematicamente i comizi di Sinistra Arcobaleno o Sinistra Critica, in quanto ritengono immorale che chi si è dichiarato comunista porti avanti le sue idee ?

l giudizio del capogruppo di rifondazione comunista alla regione Emilia
Romagna Leonardo Masella è duro: «È assolutamente inconcepibile il coro
di solidarietà espresso a Ferrara soprattutto da parte di chi non era
presente in piazza Maggiore e non ha visto personalmente come sono
andati i fatti. L'iniziativa di ieri voleva essere una pacifica
contestazione da parte di migliaia di ragazze e ragazzi che non hanno
alcuno spazio nel sistema antidemocratico dei mass media italiani,
diversamente da Giuliano Ferrara che parla e straparla tutti i giorni
in tutte le reti televisive».

Anche Bertinotti ed altri parlano e straparlano su tutte le reti televisive, secondo la sensibilità di qualcuno, ma non è un buon motivo per impedire loro di parlare. Quanto alla "pacificità", dalle immagini mi pare di capire tutt'altro. E, ribadisco, in campagna elettorale, anche solo impedire il comizio con un sottofondo di ululati, fischi e compagnia, si avvicina molto allo squadrismo. Non ti piace quello che dice Ferrara in Piazza Maggiore ? Fai una bella conferenza stampa, e spieghi perché e per come. E' la democrazia, ed in periodo elettorale la possibilità a tutti di esprimere idee (eventualmente) controverse è un tesoro prezioso, che non si può dilapidare perché quattro cialtroni ritengono di difendere dei diritti impedendo a Ferrara di parlare.

Taglio corto su altri interventi sullo stesso tono, perché comunque si assomigliano tutti, e si possono riassumere con "In generale non si dovrebbe fare, ma visto quello che dice Ferrara gli sta anche un po' bene".

La Sinistra Arcolbaleno dunque non ci sta e propone il suo antidoto.
L'incontro di venerdì sera all'hotel Jolly su laicità e diritti delle
donne. «Una risposta seria, commenta il consigliere comunale di Sd
Gianguido Naldi. è un altro metodo rispetto ai "contenuti provocatori"
del comizio del leader della lista «pro life».

Finalmente qualcuno che ragiona: si organizza un altro evento e si spiega perché le cose che dice Ferrara sono sbagliate. Chiaramente, dopo che gli si è dato modo di esprimerle.

giovedì, aprile 03, 2008

Bravi piccioni...

Ferrara contestato a Bologna la polizia carica, 15 contusi - Politica - Repubblica.it


Che Ferrara sia un (abile) provocatore dovrebbe essere ormai cosa nota più o meno a tutti, che siano essi suoi alleati che suoi avversari. Ha creato una lista "di disturbo" per cercare di ramazzare al PdL qualche voto in più da parte di (alcuni) cattolici, anche se dai sondaggi pare aver finora fallito nella sua ricerca.

Naturalmente è anche un provocatore quando "prepara" un comizio con certe dichiarazioni, ma comunque i soliti fresconi dei centri sociali ci sono caduti in pieno, perché la contestazione era già pronta anche prima della mattinata immagino. Se quindi un movimento politico, che peraltro ha il diritto di manifestare le sue idee in campagna elettorale, annuncia un comizio che sarà presumibilmente un evento "per pochi intimi", cosa si fa ? Gli si dà una mano ad avere copertura nazionale, inscenando una contestazione ed una vera e propria aggressione con lancio di oggetti contro il palco, finché la polizia non deve caricare i facinorosi e scortare il comiziante fuori dalla piazza con le sirene e le sgommate. Ovviamente oggi il fatto è su tutte le prime pagine dei giornali e sui TG già da ieri sera.

"Amici" dei centri sociali: ma non era meglio lasciare che solo chi davvero interessato andasse a sentire Ferrara ? In piazza ci sarebbero state meno persone che alle proiezioni dei film estivi la sera di Ferragosto, se tutto va bene avrebbe avuto 30 secondi nel TG regionale e la cosa sarebbe in pratica passata sotto silenzio. Invece così ha ottenuto copertura mediatica, ci fa la figura della vittima, e voi vi differenziate poco dai fascisti che come arma politica prediligono la sopraffazione fisica dell'avversario, invece di mostrarne l'inefficacia delle idee. Avrà poi buon gioco Berlusconi a descrivere chiunque non sia nel PdL come un sopraffattore ed un violento che non si è mai staccato dalle radici delle repressioni di stampo stalinista e/o maoista.

Grazie e complimenti, se volevate aumentare il vantaggio, almeno mediatico, per la destra, non c'è che dire, è stata un'operazione perfetta.

Aggiunta: Valeria Palermi del Pdci: "Hanno fatto bene a contestare Ferrara - attacca - dovrebbero farlo in tutte le piazze d'Italia". (da Repubblica.it)

Se alla (forse) on. Palermi sfugge la differenza fra contestazione e violenza, direi che bene ha fatto Veltroni a prendere una volta per tutte le distanze da gente del genere, che fa solo danno alle idee ed alle persone di cui afferma di voler prendere le difese...

mercoledì, aprile 02, 2008

Pillole (di saggezza ?)

A volte si fa fatica a stare dietro alle cose che vengono dette in campagna elettorale (forse per quello che si dicono tante baggianate):

12:20







Berlusconi: "Tasse al 50% giustificano l'evasione fiscale"





"C'è
una norma di diritto naturale: se lo Stato ti chiede un terzo di quanto
guadagni, allora la tassazione ti appare una cosa giusta, ma se ti
chiede il 50-60% di ciò che guadagni, come accade per molte imprese, ti
sembra una cosa indebita e ti senti anche un po' giustificato a mettere
in atto procedure di elusione e a volte anche di evasione". Così Silvio
Berlusconi, ospite di un incontro organizzato dall'Ance.


Lo so che il ritornello è un classico. Quello che mi chiedo però è quale sia la "norma di diritto naturale" a cui fa riferimento da anni Berlusconi... intende una legge di natura ? qualcosa di scientificamente dimostrabile ? una consuetudine giudiziaria ? Insomma, è qualcosa di reale, basato su considerazione serie e condivise o condivisibili, o "un terzo" è una cifra sparata a caso, perché più bassa della pressione fiscale attuale e casualmente simile a quella che propone il suo partito ?




"Il
nucleare sarà il sistema del futuro, anche perché i combustibili
fossili, da cui oggi dipendiamo, finiranno". Lo ha detto Silvio
Berlusconi, parlando all'Ance.



In effetti non è del tutto sbagliato: ma poco tempo fa leggevo che le scorte note di combustibili nucleari andrebbero in crisi nel giro di pochi anni (qualche decina), se il nucleare divenisse il combustibile "per eccellenza" delle economie occidentali e di quelle in rapida espansione, come Cina e India. Insomma, al momento non esiste una soluzione "unica", ma si devono sfruttare più risorse contemporaneamente, come "ponte" verso il rendere conveniente economicamente l'uso delle fonti rinnovabili.

Ma forse la dichiarazione più terrificante, sotto vari profili, è quella che suona come una minaccia:



La
riammissione della Dc di Giuseppe Pizza, decisa ieri dal Consiglio di
Stato, potrebbe comportare un rinvio della data delle elezioni. A dirlo
è stato il ministro dell'Interno Giuliano Amato



Il problema è duplice: il paese già affronta le elezioni in un momento in cui tutto gli serviva tranne l'assenza di un governo, e quindi il prolungarsi di questa situazione è oltre modo deleterio... ma soprattutto, a noi poveretti che ci dobbiamo sorbire la campagna elettorale, perché ci devono prolungare l'agonia ? Io preferirei votare direttamente domani mattina e togliermi il pensiero una volta per tutte...


mercoledì, marzo 26, 2008

Che palle !

Devo ammettere che sono ormai davvero scocciato dalla piega che sta prendendo l'ambientalismo "ad oltranza", basato solo e soltanto sul calcolo delle ricadute negative (CO2) e senza considerare la natura delle cose che si fanno. L' ultimo allarme riguarda Internet (che di volta in volta è sempre in mezzo alle polemiche in voga al momento).

Nell'ultima settimana:

  • vado in macchina al lavoro e quindi sono un inquinatore;
  • mangio carne rossa (e mi piace) e quindi sono un inquinatore;
  • uso Internet e sono un inquinatore;
  • lavoro in un centro di supercalcolo e telecomunicazioni e quindi lavoro per un grande inquinatore
Insomma, sono una sorta di mostro antiecologico... ma qualcuno si ferma a pensare che non sempre ci sono alternative che non siano quella di bloccare un certo tipo di attività ? Al momento Internet permette di fare diverse cose senza muoversi da casa, e quindi evitando l'inquinamento. I supercalcolatori non sono dei giocattoli o degli sfizi, sono strumenti di lavoro che "fanno delle cose", "producono" e quindi (in teoria) migliorano la qualità della vita (ricerca medica, ricerca scientifica, e via dicendo).

Certo, scrivere graffiti sulle caverne e cacciare gli animali con armi di selce o vivere di bacche e frutti selvatici è "ecocompatibile", ma l'uomo si distingue anche per la tendenza a migliorare progressivamente le proprie condizioni di vita. Lanciare continuamente allarmi indiscriminati, senza peraltro indicare possibili soluzioni o avere il coraggio di dire "di queste cose dobbiamo fare a meno" è piuttosto ipocrita, perché ci si lava la coscienza ("noi lo avevamo detto") ma si continuano spesso a sfruttare i vantaggi legati alla criminale attività di inquinamento (tutti questi ragionamenti sulla CO2 prodotta da Internet sono pubblicati su siti Internet, blog che si appoggiano a strutture distribuite come quelle che consumano tanta energia e via dicendo). Provino a diffondere le proprie idee con semplice comunicazione orale (troppo facile consumare carta per i volantini, e il passaparola deve avvenire solo muovendosi a piedi e sfamandosi dei frutti della terra)...

lunedì, marzo 17, 2008

Titoli e statistiche

Titolo su Repubblica.it

Un italiano su due: "La Chiesa non influenzi la politica"

Verissimo, peccato che lo stesso sondaggio dica anche che il tanto discusso "interventismo" non viene giudicato uno sconfinamento improprio da oltre il 60% (o meglio, chi lo ritiene tale è fino al 37%). Quindi in realtà non esiste un "caso laicità" secondo la maggior parte degli italiani. Anche perché poi, nei fatti, lo stesso sondaggio fa capire che la società è più "secolarizzata" e relativista, sia di quanto piaccia alla Chiesa, ovviamente, sia di quanto pensino coloro che portano avanti la rissa continua nei confronti della stessa. In nome di una autonomia di pensiero che, evidentemente, gli italiani già hanno, visto che considerano le indicazioni della Chiesa appunto come indicazioni, su cui poi ognuno ragiona con la propria coscienza. Alias, il paese potrebbe essere molto più moderno di quanto pensino entrambe le "fazioni" (e i politici che le usano per acchiappare i voti)...

lunedì, marzo 10, 2008

Ubuntu Hardy

Stavolta mi ero ripromesso di aspettare l'uscita della versione di produzione per aggiornare Ubuntu sui miei due PC normalmente utilizzati. Poi la risoluzione di alcuni fastidiosi piccoli problemi di Gutsy e la solita abitudine di voler vedere sempre le ultime novità mi ha convinto a fare l'upgrade ad un mese dalla data di rilascio...

Visto che i problemi peggiori erano "rientrati" (in particolare quelli su gvfs per le risorse di rete), ho proceduto con l'upgrade. Complessivamente sono molto soddisfatto: il look è migliorato, non so se per un diverso rendering dei caratteri, per alcune modifiche al tema Clearlooks o un po' di gadget inutili (o meglio "non sempre produttivi") ma interessanti. C'è ancora qualche piccolo problema, ad esempio con compiz e certe release dei driver Nvidia, però per la maggior parte di questi ci sono dei workaround e si va verso soluzioni "stabili". Non so se ci sia un reale miglioramento di prestazioni, però nel complesso le feature in più appaiono bilanciate, non appesantendo eccessivamente tutta la baracca. Insomma, con la nuova versione ancora da "sgrossare" e mettere a posto per bene, lavoro allo stesso modo che con la vecchia di produzione, sullo stesso hardware. Direi che non è un cattivo risultato, tenuto conto che l'ho installata sulla precedente e non ho reinstallato tutto da zero.

giovedì, marzo 06, 2008

Qualche buona notizia

"Selva condannato a sei mesi"

Di solito tendo a non essere contento delle "disgrazie altrui", ma in questo caso penso si possa fare un'eccezione: usare l'ambulanza come taxi, e vantarsene pure è uno sconcio tale che la punizione pare essere anche troppo blanda. Ma comunque è arrivata, ed è importante, visto che nei giorni successivi alle dimissioni poi rientrate, Selva aveva cercato anche di giustificare la sua azione, minacciando pure di querelare l'ASL competente perché l'ambulanza ci aveva messo troppo tempo...

Vedremo se ora Selva verrà ricandidato, oppure questa sentenza rientra nella categoria dei "processi di natura politica", per cui Bonaiuti ha detto che non ci sarà esclusione dalle liste.

lunedì, marzo 03, 2008

Parole in libertà

"Sembra che io sia il male del paese , pazienza. Se eliminato il male,
eliminato Mastella attraverso artifizi politico-giudiziari si risolvono
i problemi dell'italia sono contento". (Mastella, 3/3/2008)

Questa dichiarazione arriva fuori tempo massimo: c'è stato un momento in cui effettivamente, si accusava Mastella di ogni nefandezza della politica italiana, anche quando c'entrava poco e niente. Però questa andava bene un anno fa: oggi Mastella si è tirato la zappa sui piedi da solo, ha fatto cadere, con altri complici "sparsi" il governo di cui faceva parte ma l'opposizione non si è sentito di caricarselo in coalizione per le prossime elezioni. Alias, ha fatto male i conti, ed è rimasto col cerino in mano. Sicuramente il modo in cui ha fatto cadere il governo, ed i motivi che sono tutt'ora nebulosi (a livello ufficiale, perché il fatto che gli avessero promesso qualcosa dal centrodestra è chiaro come il sole...) non gli permettono di presentarsi come anima candida della politica italiana, proprio in un momento in cui ognuno, con i suoi limiti, sta provando a proporre qualche novità. Qualche mese fa non mi sarei sentito di caricargli addosso tutte le brutture della politica italiana, oggi, grazie alle sue azioni, mi sento di caricargli le sue responsabilità per la caduta del governo, e credo che siano abbastanza. La "punizione" di correre da solo col rischio di sparire, per un politico come lui, mi pare del tutto adeguata.

Per la Sinistra arcobaleno "penso ad un ruolo di opposizione
protagonista, di una forza consistente e totalmente fuori
dall'orizzonte della testimonianza. In grado di incidere sui processi
reali del Paese". "Si va al governo se ci sono le condizioni per fare le riforme sociali del Paese, se no stai all'opposizione per farle maturare". "...perche' quando si mette da parte l'esigenza di rappresentare la parte
piu' debole della societa' vuole dire sostenere quella piu' forte". (Bertinotti, 3/3/2008)

Ora, se l'onorevole Bertinotti mi spiega come fa ad incidere sui processi reali del Paese una forza che sta all'opposizione meglio di quanto facesse quanto stava al governo... anche il fatto che maturino le condizioni per le riforme stando all'opposizione mi lascia perplesso. Ovvio, dopo un governo di centrodestra è facile avere un sacco di cose da sistemare, però se ogni cinque anni li si rimanda al governo per poi ricostruire il paese dalle macerie, non è che sul lungo periodo ci siano grossi miglioramenti per i più deboli...
Tra parentesi, il PD, che è il chiaro obbiettivo della dichiarazione finale, non è che metta da parte la difesa dei più deboli, solo che ritiene che non sia necessario lo scontro sociale, ma che anzi sia la concordia sociale a permettere i maggiori miglioramenti per i più deboli. Se in questo processo, si ottengono vantaggi sia per i deboli, sia per i "forti", non vedo dove stia lo scandalo, una società in cui le condizioni di tutti migliorano con il minimo di conflitto ed animosità fra i suoi settori, mi pare un'idea interessante (non dico realizzabile, ma almeno interessante).

domenica, marzo 02, 2008

Il voto utile

Di fronte a tanto strepito per alcune candidature del PD, sono arrivato alla conclusione che in effetti quello del Partito Democratico è un nuovo percorso, innovativo per il nostro paese fin troppo ingessato (basta quindi una novità piuttosto limitata a far gridare al miracolo). E questo mi spinge in effetti a sostenerlo, anche al di là dello stretto e per nulla scontato risultato delle prossime elezioni.

Quando sento dire "Candidare un operaio ed un imprenditore ? Uno dei due è di troppo", oppure "Mi vengono i brividi a sentire della candidatura di Calearo, il capo di Federmeccanica. Ci voleva Veltroni per recidere qualsiasi legame con la storia della
sinistra. Spero che da questo momento Veltroni abbia il buon gusto di
astenersi dal parlare di salario e di condizioni di vita dei lavoratori." credo che qualcuno sia rimasto un po' troppo indietro nella rincorsa al voto di nicchia.

In un paese che si vuole moderno, europeo, pronto alle sfide della globalizzazione, non si può far finta di essere ancora negli anni 20 e portare ancora avanti la lotta di classe contro i "padroni", all'insegna poi di cosa non si sa bene... operai alla guida delle aziende ? Questo tipo di propaganda è quella che serve a Berlusconi per dire, sentito l'altro giorno in conferenza stampa, che la sinistra (in cui ovviamente comprende il PD) ha l'invidia di classe, che considera le forze dell'ordine gente che per soldi tradisce il proletariato per servire lo stato borghese ed altre amenità di un passato che pareva lontano.

Ancora non è forse chiaro a tutti che nel nostro mercato, proprietà dell'impresa e lavoratori sono strettamente collegati. E' giusto, giustissimo che ci siano tutele al lavoro, e spetta allo stato farle rispettare, sia sotto il profilo contrattuale che sotto quello, ad esempio, della sicurezza sul lavoro. Ma non vedere che il bene dei lavoratori di un'azienda lo si costruisce facendo prosperare quella azienda, mi pare davvero qualcosa che è completamente fuori dal tempo. E capisco anche la necessità di operare una divaricazione netta rispetto a certe posizioni, anche se questo comporta il giudizio "Il PD si sposta al centro" (come se fosse una cosa "immorale" nel caso ipotetico che fosse vero...)

mercoledì, febbraio 06, 2008

Meglio soli...

Una volta tanto sono abbastanza d'accordo con quella che sembra la classica scelta "suicida" della sinistra, ossia presentarsi al voto il più possibile sparpagliati, contro un avversario apparentemente monolitico.

Ma perché essere d'accordo con questa scelta, che molto probabilmente per questo giro lascia campo libero a Berlusconi ? Perché secondo me è giusto che un "polo" (in senso buono) politico si aggreghi in modo naturale e non forzato, ossia che raccolga realmente le persone ed i voti intorno ad un programma e non ad una alleanza del tipo "siamo tutti contro quell'altro". Si è visto molto bene che questo tipo di condotta non porta da nessuna parte: prima del voto tutti d'accordo sul fatto che ad ognuno sarebbe toccato rinunciare a qualcosa. Poi si sfila De Gregorio dell'IdV, per una presidenza di commissione, poi si sfilano un po' di comunisti assortiti (sulla missione in Afghanistan, mi pare) per "libertà di coscienza", cosa che sembra sia dovuta solo a loro, poi si sfila Fisichella (Margherita), poi si sfilano i diniani (eletti con i voti dell'Unione, peraltro) ed insieme a loro i mastelliani, con qualche insignificante distinguo. Quindi una bella dimostrazione di compattezza, visto che la risicata maggioranza al Senato si è dissolta con una serie di defezioni che hanno coinvolto tutti i settori, dal centro mastelliano alla sinistra più o meno radicale (ergo, nessuno può accusare i colleghi di essere gli unici responsabili del disastro).

Detto questo, è vero che molto probabilmente l'accordo reale su un programma condiviso non c'era realmente, e ritengo che Prodi abbia fatto i miracoli a tenere insieme la situazione fino al limite estremo. A questo punto però è inutile ripetere per la terza volta la storia della coalizione che regge nonostante le differenze, perché c'è rispetto per le visioni di ognuno. E' già la seconda volta che il governo cade per questo motivo e non c'è motivo di pensare che non cadrebbe una terza volta nelle stesse condizioni. E poi così i vari Rossi e Turigliatto, che rivendicavano di votare contro il governo per tutelare i propri elettori, spiegheranno poi agli operai come mai adesso al governo ci va il centrodestra e quali miglioramenti questo comporterà. Questa volta è probabile che più d'uno dovrà realmente fare i conti con la propria base elettorale, e il non poter contare su accordi di coalizione farà forse in modo che certi personaggi abbiano maggiore difficoltà a finire in Parlamento (almeno per le compagini di centrosinistra).

Chiaro che ci sarà una "traversata nel deserto", ma probabilmente permetterà che nasca e cresca un partito realmente coeso, che faccia da aggregazione reale alle forze sociali ed agli elettori che vi si riconoscono, senza la necessità di una riunione raccogliticcia di buone intenzioni, che alla fine si è visto dove portano. Può anche darsi che Veltroni mi abbia convinto ad andare a votare alle prossime elezioni, anche se la sconfitta è sicura, ed in questo deprimente periodo è già un risultato.


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venerdì, gennaio 25, 2008

Tuttofare

Archiviato il suicidio annunciato del centrosinistra, nel quale si può dire tranquillamente che tutti quanti i partiti ci hanno messo del loro (da PRC a UDEUR, praticamente nessuno escluso, se non forse i socialisti), è interessante leggere su Repubblica la dichiarazione di Berlusconi:

Silvio Berlusconi ha già pronta la data: "Il 13 aprile e con questa legge elettorale, senza ritocchi"


Visto che ha già deciso la data e le modalità, se Berlusconi ci comunicasse direttamente anche il risultato finale, faremmo a meno di spendere soldi e di prenderci la briga di andare alle urne...


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martedì, gennaio 22, 2008

Tafazzi...

Anche stavolta, il centrosinistra fa tutto da solo: silura il proprio governo, mandando quasi sicuramente, in caso di elezioni, al governo il centrodestra, senza che sia stato corretto granché delle precedenti leggi considerate "sbagliate" (alias, Bossi-Fini, Biagi) o non sono state fatte riforme necessarie (legge elettorale, conflitto di interessi). Insomma, si è fatto un buon tagliando al paese, rimesso un po' in ordine i conti, ottenuto il placet dell'UE al risanamento, e quindi è ora di rimandare al timone Tremonti per vedere se si riesce a dilapidare anche questo "tesoretto", come nel 2001.

La cosa divertente è che questo accade proprio dopo che una (estemporanea e per me incomprenisibile) dichiarazione di Veltroni ("Il PD correrà da solo") ha creato tensioni in quella che in teoria dovrebbe essere la coalizione che si presenterà alle elezioni, a questo punto, anticipate. Nel frattempo Berlusconi, senza promettere nulla, ha finto di imbastire un dialogo con Walter, ottenendone questo bel risultato, ma in compenso oggi dichiara: "il centrodestra si presenterà unito, non c'è mai stata una divisione nei valori". Indubbiamente sarà così, quindi avremo da un lato una coalizione unita, a dispetto di tutto, che viene da due comodi anni di opposizione, ed una che ha appena litigato, non si accorda su un sacco di cose (e lo dice apertamente, perché le differenze in realtà ci sono anche nell'altro schieramento), che viene dalla logorante agonia degli ultimi mesi di governo.

Non so perché, ma non avrei dubbi su chi scommettere come vincitore delle elezioni...


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Perché succede questo ?

Repubblica, ma non solo, titola sul fatto che "Crolla la fiducia nelle istituzioni", con tanto di dettagliata statistica, istituzione per istituzione. Più che il risultato in sé, ci si dovrebbe chiedere "Come mai ?" sia per le istituzioni che non hanno mai goduto di grossa credibilità, sia per quelle il cui tracollo appare repentino rispetto alle precedenti rilevazioni (e verrebbe da indicare ad esempio la Chiesa). Significativo anche il fatto che "Le percentuali sono particolarmente basse tra i giovani.", ed anche di questo sarebbe interessante chiedersi il perché.

Posto che per motivi anagrafici non ho modo di dare il mio contributo al secondo quesito, posso cercare di spiegare perché mi ritengo fra coloro che in generale hanno una bassa fiducia nelle istituzioni più varie, con diverse gradazioni a seconda dei casi. In generale, l'impressione che ho maturato è che ormai nessuno, a livello politico e sociale, abbia interesse a presentare una propria visione della società, e poi attenersi, nei comportamenti, nelle scelte e nelle decisioni, a tale visione. In pratica, credo che manchi la progettualità a lungo termine: mancando questa, poi è chiaro che la maggior parte delle decisioni pratiche viene fatta in base a considerazioni di convenienza spicciola e di breve respiro, col risultato di decidere magari una cosa ed il suo contrario a distanza di pochi mesi. A quel punto, è ovvio che l'opinione pubblica rimanga disorientata, di fronte a scelte, e relative conseguenze, inspiegabili e spesso contraddittorie.

A questo punto credo che si ingeneri una scarsa fiducia sull'istituzione in quanto tale, e si preferisca esprimere la propria fiducia alle singole persone, sulla base magari di una conoscenza diretta e non mediata, e quindi restringendola alle persone che si frequentano o comunque con cui si ha modo di confrontarsi in modo diretto.

In mezzo ad un quadro sostanzialmente negativo, perché non ci vedo nulla di buono nel fatto che le istituzioni, soprattutto quelle dello Stato, non siano ritenute interlocutori credibili per i cittadini, c'è un elemento di "speranza", ossia che la scarsa fiducia investe anche i populisti di bass(issim)a lega alla Beppe Grillo, segno che nemmeno gridare in continuazione al "buttiamo tutto all'aria" viene recepito come un progetto concreto su cui basare il futuro del proprio paese.


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giovedì, gennaio 17, 2008

Troppa carne al fuoco

Gli ultimi giorni sono stati sorprendentemente pieni di eventi a loro modo interessanti e degni di commento. A volerne parlare diffusamente, c'è il rischio di scrivere un libro, per cui ci si deve limitare a qualche breve e mirata riflessione.

La prima riguarda ovviamente il caso della Sapienza. Condivido pienamente il giudizio, non so quanto sincero, di gran parte del mondo politico: se l'Università è luogo di confronto, in cui hanno parlato anche personaggi sulla cui chiarezza morale si poteva avanzare più di un sospetto, non si vede perché il Papa non possa esprimere la sua opinione, se viene invitato a farlo. Nessuno nega il diritto di contestare, anche se sarebbe interessante sentire contestazioni su quanto esposto e non "per principio", magari affidandosi ad una interpretazione di una frase di 15 anni fa, o tornando pure a Galileo o facendo la solita lista di delitti e privilegi (magari ricavati dall'indagine faziosa di Curzio Maltese su Repubblica). Può darsi che chi contesta non volesse correre il rischio che un discorso, magari pieno di spunti interessanti o anche solo non attaccabili, non offrisse il destro ad una contestazione "in grande stile". Curiosa poi la richiesta di "reciprocità" (il Papa all'Università solo se poi la domenica fa parlare Odifreddi dal balcone di Piazza San Pietro): questo darebbe ragione ai leghisti, che propongono di concedere luoghi di culto ai musulmani solo quando si vedrà una chiesa cattolica alla Mecca. Visto che di solito non sono giudicati apostoli della tolleranza e del dialogo, non è bello ragionare come loro... La cosa divertente è che poi chi si fa oppositore strenuo dei portatori di dogmi e di verità assolute, pretende poi a sua volta di trasformare la propria posizione nell'unica valida per tutti quanti, e di elevare la propria etica o visione del mondo all'unica valida in mezzo a tutte le altre.
Io forse avrò ricevuto un'educazione scientifica particolarmente scadente, visto che tendo ancora a mantenere separata la fisica (ed in generale le scienze fisiche e matematiche) dalla religione e dalla trascendenza, semplicemente perché in gran parte studiano cose diverse. Ovvio che ci sia un minimo di sovrapposizione, quando si parla dei limiti etici della ricerca scientifica, ma la questione non riguarda solo il cattolicesimo e la Chiesa: ricordo di aver letto un libro edito dall'Unità, dove si parlava dei travagli "morali" dei fisici che studiarono e realizzarono la bomba atomica prima e poi quella all'idrogeno. Quindi il fatto che ci sia comunque da discutere sui limiti morali della scienza mi pare un'esigenza sentita. A quel punto, ognuno ha il pieno diritto di esporre la sua versione, e non è detto che ci sia una "verità" condivisibile da tutti. Insomma, un gran pastrocchio, anche perché dopo due giorni delle goliardate dei collettivi universitari non è più fregato nulla a nessuno, i professori "dissenzienti" hanno tentato una marcia indietro un po' patetica ("non volevamo censurare", ma avevano chiesto di annullare l'invito), mentre il discorso del Papa è stato riportato da tutti i giornali nazionali, mentre senza tutto questo bailame, lo avrebbero sentito le poche persone non addormentate in Aula Magna e forse qualche estratto sarebbe finito dimenticato tra una strage e l'altra nei telegiornali. Insomma, l'Ufficio Stampa del Vaticano non avrebbe potuto fare di meglio per sottolineare l'evento.

Ed ovviamente il secondo "evento" è il ciclone che ha investito Mastella. Ora, il poveretto da mesi, se non anni, è stato preso come esempio (o capro espiatorio) di tutta la classe politica: se questa ha un difetto, sicuramente Mastella lo rappresenta alla massima potenza. Ma questa volta il (buon ?) Clemente ha preso i suoi critici in contropiede: sempre troppo attaccato alla poltrona, disposto a tutto per conservare i privilegi, ed invece si dimette da ministro quando lui e sua moglie sono coinvolti in una vicenda giudiziaria. Certo, ha esasperato un po' i toni della sua requisitoria contro i giudici nell'aula del Parlamento, però chi, sinceramente, si sarebbe aspettato dimissioni così veloci, invece che una torma di ispettori alla procura "incriminatrice" ?

Ma quello che preoccupa, almeno me personalmente, è che su questi argomenti, navigando sui forum che un po' tutti i giornali hanno aperto, ci sono pareri pro e contro sui vari argomenti che sono sinceramente sconfortanti: letture approssimative delle notizie, populismo di bassa lega, appelli al "mandiamoli tutti a casa", siano essi professori, politici, il Papa, gli studenti... insomma, un piattume in cui solo pochi interventi, forse per necessità statistica, sono interessanti e stimolanti, indipendentemente dalla posizione proposta. Se questo è il risultato di un paese con il 43% di popolazione cablata, non c'è da stare molto allegri, a meno che quelli che si esprimono a ragion veduta non siano ancora tutti in attesa dell'ADSL nella propria zona di residenza...


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