mercoledì, settembre 30, 2009

Sopravvivenza...

Lo so che è  facilmente catalogabile come qualunquismo, arrendevolezza e via dicendo... però dopo tanto tempo che cerco di mantenermi informato sulle cose belle (e soprattutto meno belle) che avvengono nell'arena politica, sono arrivato ad un livello di saturazione per cui solo sentire parlare di partiti, di Berlusconi e delle sue imprese di governo e non, mi dà nausea (, secchezza delle fauci, capogiri, convulsioni) e un senso di avvilimento e depressione decisamente poco utili a "vivere" giorno per giorno...

Da oggi farò quindi il possibile per non leggere le stesse imprese su giornali, online e cartacei, in triplice o quadruplice copia, blog, e simili, perché serve soltanto ad aumentare la sensazione negativa senza aumentare la quantità di informazione ricevuta (anche perché la maggior parte "ricicla" le stesse agenzie...). Non so se questo migliorerà la mia coscienza civica, ma almeno non avranno la soddisfazione di rovinarmi, oltre che la vita in generale, anche il tempo libero, che cercherò di dedicare a cose più interessanti.

venerdì, agosto 07, 2009

Web e giornali(sti)

Devo ancora capire se i giornalisti, di qualsiasi appartenenza, testata e quant'altro, abbiano un rapporto "sano" con Internet e con il suo pubblico. Prendo ad esempio l'Unità, semplicemente perché mi è capitato di vedere due articoli nello stesso giorno con un tema simile. Si parla della demografia di Facebook, e della "crisi" di Wikipedia.

Il punto non è nel merito degli articoli: è nel fatto che in essi sembra di percepire una specie di malcelata "soddisfazione", quando le cose legate alle varie tipologie di social networking e via dicendo sembrino "andare male". In pratica, la notizia non è che, ad esempio, Wikipedia nei primi 5 anni sia cresciuta in modo notevole, ma il fatto che dopo 5 anni si tenda ad "appiattirsi" sul consolidato. E' ovvio che non si può pensare che tutto crescesse all'infinito come i primi anni, non fosse altro perché è più facile trovare voci mancanti all'inizio, mentre oggi è in effetti più uno strumento di consultazione, che di creazione. Per creare qualcosa di nuovo, oggi, è necessario fare uno sforzo in più, non semplicemente scrivere una pagine di informazioni già note, ma che semplicemente non erano ancora state scritte.

Stessa cosa per Facebook, in effetti può essere che la presenza di "adulti" abbia allontanato una fascia di teen-ager, a cui è poco gradito vedere genitori ed insegnanti anche in uno spazio ritenuto "di svago" (a parte che la mera presenza di qualcuno su Facebook, non "obbliga" alla frequentazione). Anche perché quello che pare di capire sia in corso, non è necessariamente un "esodo", ma una redistribuzione delle percentuali di utenza:

La percentuale dei frequentatori abituali di Facebook e MySpace quest’anno per la prima volta è in discesa nel gruppo tra i 15 e i 24 anni : rappresentava il 55% degli utenti nel 2008, ora siamo al 50. Parallelamente è cresciuta la fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni, passata dal 40 al 46 per cento. E quel che è “peggio” è che ben il 30 per cento degli adulti britannici ha ormai un profilo sui social network: due anni fa erano solo il 21 per cento.


Posto che non ci sarebbe niente di male, pare comunque di capire che la prima "ondata" di utenza abbia coinvolto i giovanissimi, che quindi rappresentavano una fetta molto ampia degli utenti. Ora, l'arrivo di nuovi utenti "adulti" e l'impossibilità o la difficoltà per gli utenti "giovani" di continuare a crescere agli stessi ritmi, ha modificato la distribuzione. Può anche essere, semplicemente, che molti utenti della prima ondata si siano stufati dell'effetto "novità" e siano passati ad altri servizi, ritenuti più interessanti, innovativi, o altro.

Da qui a decretare "crisi generazionali" (per Facebook) o precoci invecchiamenti o addirittura "spegnimenti (per Wikipedia), credo che ne passi...

domenica, giugno 14, 2009

Preso alla sprovvista

 

Ammetto di averci messo un po' a "realizzare": ieri mattina sono andato a visitare la Fortezza di Pietro e Paolo qui a San Pietroburgo... arrivo alla cassa, so che gli stranieri pagano di più, ma spero di avere un po' di riduzione con il tesserino da studente.

Mostro il tesserino, la cassiera mi affibbia subito un biglietto e mi dice qualcosa che non capisco... alla terza ripetizione di "Free for students" realizzo che per qualche arcano motivo, gli studenti non pagano. Non so se sia perché è sabato, perché c'è un casino di gente, o perché è così normalmente, però dimostra che oggi come oggi non è "naturale" aspettarsi qualcosa di gratuito.
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venerdì, maggio 29, 2009

Fuji, addio ?

F1 News > No more Mt Fuji
Fuji Speedway has decided not to continue with the Japanese Grand Prix. This means that Suzuka will become the home of the race once again, from this year onwards.

Non posso dire di essere rattristato da questa scelta... Non so quali attrattive avesse prima il circuito del Fuji, visto che le precedenti visite della F.1 risalivano al 1976-77, ma le ultime avevano visto un circuito secondo me poco interessante. Piuttosto breve, con solo un lunghissimo rettifilo, e per di più una di quelle parti finali che sembrano fatte col principio di "Ma porc... è troppo corto, adesso ci metto un po' di curve lente arrotolate su se stesse per guadagnare un po' di metri..."
Insomma, meglio un Suzuka pur con una sede stradale stretta, ma tecnicamente valido, che questo "aggiornamento" poco interessante.

giovedì, maggio 21, 2009

Più realisti del re

E' davvero l'espressione giusta, quella usata da l'Unità nel descrivere le ultime imprese dei presidi che ritengono di dover già mettere in atto segnalazioni o misure restrittive sul diritto allo studio degli immigrati extracomunitari.
D'altra parte c'è da capirli, con Brunetta a dispensare punizioni e premi a seconda dell'efficienza, si rischia che se uno non rispetta le quote di espulsione di extracomunitari dal sistema sociale, poi ci rimetta del suo...

lunedì, maggio 11, 2009

Eccessiva euforia...

Immigrati, Maroni va avanti "La linea della fermezza continua" - cronaca - Repubblica.it
"Siamo stati accusati violentemente perché l'accordo con la Libia non funzionava, adesso che funziona continuano ad attaccarci. Posso garantire che le critiche e le accuse mosse da qualche rappresentante Onu, che non è l'Onu, o da organizzazioni cattoliche, che non è il Vaticano, mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro".

Qualcuno spiega cortesemente a Maroni che la CEI non può fare comodo un giorno, quando serve, per poi "non è il Vaticano" quando fornisce pareri "scomodi" ? Posto che l'ideologia leghista non ha nessun fondamento nella dottrina cristiana, al di là di quelli che possono essere i pareri più o meno autorevoli dei singoli.


lunedì, maggio 04, 2009

Vizi privati e pubbliche virtù

Credo che si possano fare alcune interessanti considerazioni in merito alla vicenda umana e familiare di Berlusconi di questi giorni.

Riassumendo: dopo la ventilata possibilità di candidare alle europee un sacco di ragazze carine ma non necessariamente preparate (di qui in avanti, "veline"), candidature velocemente ritirate o meglio mai ufficializzate, e l'ennesima uscita da "galletto" al compleanno di una diciottenne di Napoli, la moglie di Berlusconi decide di chiedere il divorzio.

Fin qui, si dirà, vicende personali, ed infatti Berlusconi dice subito che la questione è privata e personale, e tale deve rimanere. Benissimo, e difatti anche la diciottenne di cui sopra pare voler rientrare nei ranghi, dopo un'esplosione di popolarità forse eccessiva e controproducente.

Ma io mi chiedo alcune cose:

1. non era stato Berlusconi a rendere "pubblica" la sua vita familiare, modello da imitare per tutti di armonia, felicità e serenità, tanto da mandare in onda spot con i suoi figli, da spedire agli italiani una monografia idilliaca sul suo menage familiare, a far formulare dai suoi più fervidi ammiratori dichiarazioni talmente melense da far quasi tenerezza ? Troppo comodo utilizzare la famiglia "in positivo", anche per la politica, quando le cose funzionano, e chiedere un altrimenti comprensibile riserbo quando le cose non vanno bene, o l'ennesima ricomposizione in extremis non risulta efficace... o la vita familiare è pubblica (e si potrebbe discutere del fatto che un titolare di un potere così ampio abbia diritto o meno ad una privacy totale) sempre oppure è sempre privata.

2. riprendendo una considerazione di cui sopra: visto che ormai anche la vita personale di un candidato alle elezioni fa parte delle informazioni a cui, nel mondo occidentale, il pubblico degli elettori ha "diritto", per formarsi un'opinione complessiva del candidato, è corretto che questi, anche una volta eletto, possa richiedere un "black-out" sulle vicende che lo riguardano, solo perché hanno preso una direzione poco piacevole ? Se fosse un privato cittadino, benissimo, però un personaggio "pubblico", per di più se in posizione di potere, e grande, sa di dover vivere in una bolla trasparente, perché ogni gesto, dichiarazione, vicenda è sotto lo sguardo della collettività, che ne deve trarre informazioni per un giudizio completo sulla persona che andranno a votare e che chiede la fiducia degli elettori. Questo è sempre una conseguenza di aver voluto portare la vita privata nell'ambito politico quando "serviva" a generare consenso: ora fa parte delle cose su cui la collettività sente di dover essere informata.

3. troppo comodo, per la giovane Noemi, chiedere "riserbo" e di essere dimenticata. Se tutto fosse andato bene, se la sua carriera nel mondo dello spettacolo fosse decollata, magari grazie all'intervento, esplicito o meno, di "papi", avrebbe chiesto di far finta di niente riguardo a quell'ingombrante presenza al suo fianco ? Anche qui, se le cose vanno bene, la pubblicità è benvenuta, quando le cose si intorbidiscono, diventano questioni private, non si risponde, scompaiono le foto...

In un certo senso credo abbia ragione la (ex ?) signora Berlusconi, quando dice che lo specchio del paese che emerge da questa vicenda non è certo edificante.

mercoledì, aprile 29, 2009

Una volta tanto ha ragione Guzzanti padre

Quando in un sussulto di orgoglio parlò di mignottocrazia, come sistema utilizzato nel PdL.

Veline in lista, l'ira di Berlusconi "Veronica ha creduto alla sinistra" - Politica - Repubblica.it

In lista - annuncerà il Cavaliere nel pomeriggio - ci saranno "Laura Comi, Licia Renzulli e Barbara Matera".

Ora, per la stessa Matera, dice "La Matera, che ho conosciuto tramite Letta perchè è fidanzata con il figlio di un prefetto amico di letta: è laureata ed è bellissima". Non che sia un gran pedigree essere fidanzata del figlio di un prefetto amico di... però è "bellissima", quindi... divertente anche il seguito: "Queste tre - aggiunge - le porterò con me in campagna elettorale e dirò: "voi siete veline?, poi le lascerò parlare e questo sarà lo schema di ogni comizio". Essendo loro candidate, non è che dovrebbe "portarle con sè, potrebbero in teoria andare in giro da sole, ed ancora peggio "poi le lascerò parlare", come se fossero delle bambine a cui si fa un regalo.

Certo che se queste sono le "persone che siano colte, preparate e che garantiscano la loro presenza a tutte le votazioni", mentre gli altri "personaggi maleodoranti e malvestite come altri personaggi che circolano nelle aule parlamentari candidati da certi partiti", si capisce subito quale è il livello dello scontro politico.

Patetica chiusura con "Solo un brindisi e qualche fotografia. il padre della ragazza era l'autista di Craxi. Si tratta di una strumentalizzazione veramente assurda e contro la realtà". Certo che se mio padre non viene al mio diciottesimo compleanno e va a quello di una ragazza che è figlia dell'ex-autista di un suo caro amico, a me girerebbero anche un po' le balle... però lui crede "di essere il più amato dei genitori", perché in nulla può essere secondo a qualcuno, a un qualsiasi "mortale"...

La vicenda sarebbe semplicemente un po' squallida, anche se il fatto che si comporti così un uomo con responsabilità di governo non rassicura. Ma il punto è che forse il polverone è dovuto al fatto che in questi giorni ci sono tensioni con la Lega... e non solo sul referendum. Hai visto che mai che serva a far passare inosservato tre o quattro porcate tipo le ronde e la detenzione prolungata ?


martedì, marzo 31, 2009

E che palle...

Crisi, Cei garante con le banche per 300 milioni a famiglie povere - economia - Repubblica.it

Quello che interessa di questo articolo non è l'articolo, ma la serie dei commenti che segue... ora, di solito la Chiesa viene accusata di fare politica e di non prendere provvedimenti concreti per i poveri ed i bisognosi. Una volta (anche se non è l'unica) che lo fa, si trovano comunque le scuse più fantasiose per non dire che può anche essere, per una volta, una cosa fatta bene: si questiona sul fatto che "solo per chi è sposato", sul tentativo di mettere le mani sulle banche, sulla provenienza di questi soldi (8 per mille o elemosina)... insomma, pur di non parlarne bene (è vero, è la garanzia di un prestito, però visto che a certe situazioni socialmente svantaggiate le banche credito non ne fanno, già il fatto di farsene in qualche modo garanti non è una cosa trascurabile) o almeno analizzarlo in modo razionale, ogni motivazione è buona.


giovedì, marzo 26, 2009

Non esageriamo...

Ovviamente ci si basa su indiscrezioni, che valgono quello che valgono.

Però un pensiero credo venga spontaneo... va bene trattare i nuovi metodi di comunicazione, ma se non si studiano, o si riduce lo studio, di altre materie, questi strumenti sono inutili, perché le persone non avranno nulla da dirsi. Insomma, il web è uno strumento, non un fine. Prendere la patente serve poi per guidare la macchina per spostarsi da un posto all'altro: se uno non sa dove deve andare, non serve a nulla da sola...

Poi è chiaro che la motivazione è semplificare programmi duplicati, anche se repetita juvant... basta guardare un qualsiasi quiz televisivo: a parte rare eccezioni, ossia domande decorosamente difficili, vengono distribuiti euro a palate per domande a cui uno studente uscito dalle elementari già dovrebbe essere in grado di rispondere, o alla peggio chiunque abbia terminato la scuola dell'obbligo.

venerdì, marzo 13, 2009

E uno...

Teme la denuncia e non va in ospedale prostituta muore di Tbc, rischio contagio - Politica - Repubblica.it

Non è ancora legge, se non sbaglio, ma miete già le prime vittime, visto che per chi è clandestino, la prudenza non è mai troppa... L'unica speranza è che questo primo rischio di contagio diffuso faccia aprire gli occhi a chi si ostina a portare avanti posizioni di eccessiva rigidità, dietro la maschera del rispetto della legalità: se proprio degli immigrati non ve ne frega nulla, pensate almeno al rischio che fate correre agli altri cittadini italiani !


sabato, marzo 07, 2009

Law and order

Polizia, mancano i soldi ferma un'auto su tre - cronaca - Repubblica.it

In effetti basta tagliare i fondi per rendere inefficienti le strutture di sicurezza (le stesse che probabilmente avevano portato ad un calo dei reati nonostante la campagna elettorale di segno contrario), e di colpo si rendono necessarie le ronde per portare sicurezza nelle strade delle nostre città. Così si risparmiano soldi e si fanno contenti leghisti e fascisti di varia natura, a cui prudono le mani...


venerdì, febbraio 27, 2009

Ma perché mai no ?

Leggo un commento su un argomento che mi sta molto a cuore, ossia la nuova legge sui diritti/doveri dei medici in materia di cure ai clandesitini. E' preso dal forum dell'Unità on-line, ma potrebbe applicarsi ad altre materie senza tanti problemi, la considerazione è del tutto generale.

I medici continueranno a curare le persone(non è fortunatamente in discussione) e nella maggioranza dei casi si asterranno dall'esercitare il diritto di "delazione". Tuttavia se in Germania è pratica obbligatoria ed in Francia ed Inghilterra (non in Cina o nel Chile di Pinochet) facoltativa, mi pare che il divieto assoluto che fino ad ora incombeva sui nostri medici, fosse (fuori mercato). Insomma.. mica l'Italia puo' essere sempre "speciale"!


Ora, quello che mi chiedo è: "Perché mai l'Italia non può essere speciale ?" o meglio, perché si deve sempre considerare buono e giusto quanto fatto all'estero, e mai quanto di buono viene fatto o è stato fatto nel nostro paese ? Potrebbe anche darsi che questa "specialità" dell'Italia sul tema specifico sia invece una posizione particolarmente avanzata e sensata sotto il profilo umanitario, e che quindi dovrebbero in teoria essere gli altri paesi ad adeguarsi ad essa, invece che il contrario.

Secondo me si dovrebbe smettere di considerare a tutti i costi "sbagliato" quanto fatto in Italia: è vero che ci sono tantissimi esempi in tal senso, ma non la si può prendere come posizione preconcetta. E' possibile, ed anche di questo ritengo ci siano esempi lampanti, di cose che in Italia sono fatte molto bene, sia a livello di leggi, sia a livello di iniziative sociali, imprenditoriali, umane e via dicendo. Non si risolvono nemmeno, secondo me, i problemi di mentalità dell'Italia andando sempre a "fare shopping" negli altri paesi, prendendo una legge qui, l'altra là, un regolamento da un'altra parte, un modello sociale ancora altrove e così via... In Italia c'è tanto da correggere, ma non è nemmeno il caso di buttare via tutto per principio...

giovedì, febbraio 26, 2009

Come buttare nel cesso...

Morte ai fanatici ambientalisti - ambiente - Repubblica.it
E che dal nord al sud più profondo non c'è luogo dove sia pensabile montarci un impianto nucleare? L'unico sicuro sarebbe Roma, anzi il Vaticano è proprio il punto ideale... io insisto e firmo per una soluzione del genere.


Posto che il resto dell'articolo è un punto di vista interessante, ed in più punti documentato, per cui sarebbe utile, interessante e proficuo per tutti documentarsi bene, sia che si sia a favore sia che si sia contro l'uso dell'energia nucleare... perché buttare tutto in vacca nell'ultima riga con una cosa che non c'entra nulla ? Potrei capire al limite se si fosse parlato di una legge sulla fecondazione assistita, sul testamento biologico, sull'aborto o che so io. Ma cosa c'entra con il nucleare questa sparata a fine articolo ? Non mi dite che un premio Nobel (per di più per la letteratura) non è in grado di trovare una "chiusa" onesta e a tema per un articolo...

lunedì, febbraio 09, 2009

Ogni tanto qualcosa di leggero

CINEMA: KATE WINSLET, SONO SODDISFATTA DEL MIO SEDE | News | La Repubblica.it

Questa notizia trova spazio nella colonna degli ultim'ora di Repubblica. A parte che è interessante che nelle "ultim'ora" finiscano pezzi presi da giornali, che non sembrano proprio notizie "appena accadute"... comunque in mezzo ad un profluvio di notizie deprimenti, crisi, discussioni, violazioni della costituzione, proteste, casini assortiti, una notizia del genere fornisce qualche minuto di relax, aiuta un po' ad uscire da un clima cupo (anche se pienamente giustificato)

sabato, febbraio 07, 2009

Quando ci vuole, ci vuole

Premetto: sono cattolico e vedo l'anticlericalismo militante come un'altra forma di integralismo, e ritengo che la Chiesa abbia il diritto, anzi il dovere, dal suo punto di vista, di esporre quale debbano essere i riferimenti etici per i cattolici impegnati in politica (poi sta alla coscienza dei singoli politici decidere se e in che misura adeguarsi). Non sono nemmeno appassionato discettatore del fatto che ogni volta che parla un vescovo sia una "entrata a gamba tesa", o una ingerenza indebita. In realtà, credo che si attribuisca alla chiesa cattolica un peso molto maggiore di quello che ha realmente, sia nel guidare le coscienze dei cittadini, che anche quando si professano cattolici in molti casi fanno un po' come pare loro, sia nel determinare gli esiti delle elezioni (il famoso "voto cattolico").

Detto questo, può capitare che ci siano situazioni in cui in effetti gli interventi sono fuori luogo: in particolare la critica al capo dello Stato Napolitano, del tutto inopportuna sia come merito, che come metodo. Nel merito, perché dopo aver eventualmente dato indicazioni (sottolineo, indicazioni) al mondo politico sulla visione del problema da parte della Chiesa, il governo e il parlamento decideranno come meglio credono (rispondendone, anche i cattolici, alla propria coscienza). Inoltre, o meglio soprattutto, perché in questo caso non ci si trova di fronte solo ad una situazione in cui è in gioco la vita di una persona, ma si sta forzando la mano dell'ordinamento istituzionale ("Se non posso usare i decreti legge, cambio la Costituzione" e amenità simili): Napolitano non rifiuta il decreto in virtù di considerazioni morali, ma in virtù della sua funzione di custode della Costituzione. Se un decreto legge non ha le necessarie caratteristiche per essere emanato come tale, deve essere rifiutato, indipendentemente da cosa contiene. Napolitano avrebbe fatto malissimo a firmarlo, pur se fosse stato animato dalle migliori intenzioni umanitarie.

Nel metodo: parlare di "maniera immediata" e "tutto quello che si può fare" è un modo sbagliato di porre la questione. E proprio alla luce della scelta, ad esempio, del Vaticano, di non appoggiare la mozione ONU contro il reato di omosessualità. In quella sede si è anteposto un ragionamento politico di largo respiro (discutibile finchè si vuole, ma legittimo) ad una necessità "immediata", ossia di porre un freno, per quanto solo formale, alla persecuzione di persone sulla base del loro orientamento sessuale. In questo caso, al contrario, si sostiene che la necessità immediata della singola persona deve essere anteposto alle considerazioni politiche ed istituzionali, che regolano i rapporti fra organi dello Stato, o la promulgazione di leggi e decreti. Ovviamente, queste due posizioni si contraddicono.

giovedì, febbraio 05, 2009

Carità loro...

SICUREZZA: SI' A "RONDE PADANE" MA SENZA ARMI | News | La Repubblica.it

Per fortuna che sono almeno senza armi, grazie ad un emendamento di un senatore PD... quindi questa maggioranza voleva autorizzare le ronde armate di cittadini ? Se poi Di Pietro scrive a Napolitano, concludendo che

"Quello che sta avvenendo nel nostro paese, ad opera dell'attuale
governo - denuncia di pietro- sembra ricalcare più le orme del partito
nazionalsocialista tedesco degli anni '30 che quelle di una democrazia
fondata sul diritto",

gli si può poi dare tutti i torti ?

Letteralmente è giusto...

SICUREZZA: SCHIFANI, DENUNCE MEDICI NON IMPEDISCONO CURE | News | La Repubblica.it

In effetti allo straniero clandestino non viene impedito di presentarsi presso le strutture... ma lo espone alla denuncia e quindi al rimpatrio. Risultato: i clandestini non si rivolgeranno più ai servizi sanitari, con il risultato di presentare patologie che non vengono curate, e che possono poi peggiorare le condizioni sanitarie complessive anche sui cittadini italiani, che comunque convivono giorno per giorno con queste persone.

Comunque questo tipo di provvedimento conferma il rispetto della linea di governo annunciata da Maroni qualche giorno fa: "cattiveria" con i clandestini, non "rigore"...

martedì, febbraio 03, 2009

Basta capirsi

La ricetta di Maroni: "Basta bontà saremo cattivi contro i clandestini" - cronaca - Repubblica.it

Quello che non si può dire dei leghisti è che si nascondano dietro arditi giochi di parole per nascondere la realtà, eventualmente scomoda, delle proprie idee. Così almeno ci si confronta su parole chiare e non fumose alchimie. E si capisce anche chiaramente quale è l'immagine che il ministro ha dei clandestini: "A chi viene per spacciare droga, trafficare in esseri umani o peggio, le porte saranno chiuse."

Tutto molto bello e giusto, però si dovrebbe ricordare che i clandestini non sono solo quelli criminali, ma anche quelli che lavorano in tante aziende o famiglie, e che di solito per questa loro caratteristica (la clandestinità) non sono in pratica detentori di alcun diritto (ad esempio, a volte, ad un trattamento economico e personale decoroso).

Le generalizzazioni sono sempre sbagliate, ed in questo particolare momento non sembra che ci sia bisogno di aizzare gli animi contro gli stranieri, eventualmente clandestini. Un Ministro dell'Interno dovrebbe essere consapevole di questo e cercare di disinnescare momenti di tensione, piuttosto che infiammare un dibattito già di per sè piuttosto acceso.

giovedì, gennaio 15, 2009

Da che pulpito...

"In Italia rischia di essere ucciso" così l'avvocato ha convinto il ministro - cronaca - Repubblica.it

E' quasi comico, se non fosse tragico, che sia il Brasile a proteggere Battisti con il pretesto che "rischia di essere ucciso". Intanto sarebbe interessante sapere da chi, visto che l'articolo cita semplicemente un parere di Battisti, che è parte più che interessata. Ma mi pare di poter dire che in Italia, al massimo, rischia di vedersi concessi permessi e garanzie di una detenzione non particolarmente "dura".

Indubbiamente, sempre stando all'articolo, un avvocato che si è occupato di "sindacalisti arrestati negli scioperi contro la dittatura militare", ha una giusta sensibilità per la protezione di persone che un'eventuale stato "non di diritto", ma basato sulla violenza e la sopraffazione, sicuramente metterebbe a rischio fisico oltre che di privazione della libertà personale. Ma da qui a individuare tali pericoli in uno stato come l'Italia, mi pare ci voglia una notevole fantasia. Anche perché, stando alle cronache che ogni tanto si leggono, non è che le forze dell'ordine nel democratico Brasile siano sempre immuni da abusi: leggendo le denunce delle associazioni per i diritti umani, al confronto la mattanza della scuola Diaz è una roba da dilettanti...

mercoledì, gennaio 14, 2009

Tafazzi

La Cei contro la tassa per gli immigrati "E' un balzello inaccettabile" - cronaca - Repubblica.it

Pur essendo una notizia che fa riferimento ad un problema serio e purtroppo dimostra chi abbiamo al governo, è divertente vedere come la CEI non ne imbrocchi una nemmeno in questo caso, stando ai commenti... Normalmente "Il Vaticano pensi ai poveri e non alle leggi sulla morale", in questo caso se ne occupa e non va bene nemmeno in questo caso.

Senza parlare poi della distinzione, che pare sconosciuta, tra Vaticano e CEI... insomma, in questo caso si difendono i poveri, ed un diritto, quello alla salute, che è pure costituzionale, e la CEI non lo può dire ? Ma allora, esattamente, di cosa deve parlare ? E perché non può parlare di questi argomenti ?

lunedì, gennaio 12, 2009

Il troppo stroppia

"Cercare su Google inquina" Studio Harvard, ed è polemica - Tecnologia - Repubblica.it

Non so nemmeno se le cifre portate in gioco dai due contendenti siano vere, e quanto, oppure se davvero si risparmi co2 rispetto a cercarsi un libro vero girando per le città. Il punto è un altro: è ovvio che si deve fare tutto il possibile per limitare i danni delle attività umane all'ambiente, ma è anche vero che non per questo si può tornare a vivere nelle caverne, quando l'uomo era molto più vicino al resto del mondo animale, quanto a rapporto con la natura.

Secondo questa "scuola di pensiero", per cui ogni cosa che provoca emissione di co2 deve essere bandita, anche l'uomo potrebbe avere qualche problema: assorbe ossigeno ed emette anidride carbonica... che facciamo, "chiudiamo" il genere umano per motivi di rispetto dell'ambiente ?

giovedì, gennaio 08, 2009

Dagli amici mi guardi Dio

La maggioranza di governo si lamenta sempre della scarsa disponibilità al dialogo dell'opposizione. In realtà l'opposizione non parla proprio per niente, quindi non pare una posizione pregiudiziale contro il governo, quanto un suo dato "costitutivo".

E quindi la maggioranza cosa fa ? Pensa a fare anche l'opposizione, alias, si crea il contraddittorio al proprio interno...

Esempi pratici: manca il gas russo... il 2 gennaio 2009 Frattini dichiara: "Non c'è pericolo di restare al freddo in questo inverno che è appena
iniziato, perché le riserve strategiche che abbiamo sono così ampie e
abbondanti da non creare problemi e poi perché diversifichiamo le
nostre forniture" (repubblica.it), ma l'8 gennaio 2009 (meno di una settimana dopo), Scajola, che aveva comunque confermato l'assenza di problemi, propone uno scenario meno roseo: "E' una crisi difficile ma passeremo l'inverno. Garantiremo il gas e l'energia alle famiglie e alle imprese italiane" e "Certo se l'interruzione dovesse prolungarsi,
avremmo anche noi dei problemi, ma grazie alle misure prese viviamo
questa crisi con con relativa tranquillità" (sempre repubblica.it). Basta decidersi...

Poi c'è la questione del partner straniero di Alitalia: diversi esponenti hanno chiesto all'opposizione di non strumentalizzare la vicenda, ma i problemi sono al proprio interno: una componente non indifferente preme per Lufthansa e Malpensa, mentre il resto della maggioranza spinge per Air France e Fiumicino (alla faccia del libero mercato e del fatto di aver privatizzato una compagnia in modo che le decisioni non fossero dettate da interessi politici).

Insomma, se c'è qualcosa di cui non si può accusare l'opposizione, è di mettersi di traverso su un qualsiasi tema: l'opposizione in pratica non esiste, al momento, quindi la maggioranza sembra quasi costretta a farne le veci...

sabato, gennaio 03, 2009

Un po' di buonsenso...

Morucci non sarà in cattedra alla Sapienza Salta la lezione dell'ex brigatista - cronaca - Repubblica.it

Anche tenendo conto della differenza esistente fra prendere parte ad una lezione ed una lectio magistralis, fa un po' specie vedere che, nello stesso luogo dove un anno fa la proposta del rettore di far intervenire il Papa abbia prodotto proteste tra docenti e studenti, e che uno dei primi abbia invece ritenuto opportuno coinvolgere un brigatista rosso, anche se ha saldato il suo debito con la giustizia, in una lezione universitaria... Ci sono commentatori della notizia secondo cui si blocca così la libertà di espressione, ma un anno fa erano contrari a far parlare il Papa.

La stessa strana impressione che dà leggere i forum di Repubblica di commento alle notizie vaticane degli ultimi giorni, siano esse relative ai discorsi dello stesso Papa, oppure alle notizie di modifiche legislative della Città del Vaticano. Il Papa, ed in generale il mondo cattolico, vedi anche l'iniziativa di Tettamanzi, vengono comunque "bocciate", sia che siano discorsi sulla giustizia sociale ("invece di parlare, perché non fanno gesti concreti"), sia quando vengono aperte iniziative ("la Chiesa pensi alle anime e non ai cassintegrati").

Insomma, la "critica" a certi soggetti sembra quasi un obbligo, poi una giustificazione la si trova, anche quando non c'è, senza preoccuparsi nemmeno di un minimo di coerenza...