venerdì, aprile 04, 2008

A proposito di distinguo pelosi

l'Unità.it - Ferrara tira i pomodori e la sinistra si divide - Politica

Ci sono dei limiti pericolosi che non si dovrebbero superare. Nel momento in cui si accetta che, in certe condizioni, o nei confronti di alcuni interlocutori, si possa agire, sia con azioni di disturbo, che con un moderato uso della violenza, si rischia di scivolare in una situazione molto pericolosa, perché alla fine la possibilità di esprimere il proprio pensiero, per quanto discordante, diviene funzione solo di essere sostenuto da una parte sufficientemente "forte".

In ordine sparso:

Anche dal segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano giunge
un appello alla libera espressione seguito da un ridimensionamento
dell´accaduto. «A tutti si deve riconoscere la possibilità di esprimere
le proprie idee. Detto questo, le critiche, le contestazioni le subiamo
tutti in politica. L'importante è che non siano mai segnate da gesti di
violenza».

E' vero, le contestazioni le subiscono tutti. Però è anche vero che, in una campagna elettorale, una contestazione che impedisca o tenti di impedire, ad un candidato premier di esprimere le sue idee, anche qualora siano provocatorie, in occasione di un comizio regolarmente autorizzato, secondo me equivale allo squadrismo che condiziona le elezioni nei paesi non democratici.

Durante una conferenza stampa di giovedì mattina poi la Sinistra
Arcobaleno fa i dovuti distinguo tornando sulle immagini degli scontri
di mercoledì in piazza Maggiore. «Sono contrario-esordisce Achille
Occhetto- che si impedisca ad una persona di parlare». ma «c'è stata e
continua ad esserci una violenza insopportabile nei confronti delle
donne». Una violenza fatta di anatemi, parole e fischi che Ferrara
lancia dalla tv ad un pubblico «muto». Così, propone Occhetto, «si
faccia il calcolo delle ore che Ferrara ha utilizzato in questi anni e
diamole alle donne e alle loro associazioni».

Alias, "occhio per occhio". L'equiparazione delle ore lascia un po' a desiderare, al massimo si potrebbe proporre alla Sinistra Arcobaleno di lasciare il loro spazio elettorale alle donne e alle loro associazioni, ma non so perché, non credo che succederà. Quanto al pubblico "muto" davanti a TV e comizi, mi pare che Ferrara non si distingua dagli altri. Sembra non ci si renda conto che, provocatorio o meno, Ferrara è candidato alle elezioni, e quindi ha gli stessi diritti dei vari Veltroni, Bertinotti, Berlusconi, Santanché e via dicendo. Quindi, essendo le regole definite, non si deve consentire a nessuno di impedire a Ferrara di parlare, anche quando non si ritiene che le sue idee siano corrette (è la mia opinione personale). Perché si rischia poi grosso quando ci si dovesse trovare "dall'altra parte della barricata". Cosa si direbbe se Berlusconi mandasse (o spontaneamente si muovessero i Circoli delle Libertà) persone a contestare sistematicamente i comizi di Sinistra Arcobaleno o Sinistra Critica, in quanto ritengono immorale che chi si è dichiarato comunista porti avanti le sue idee ?

l giudizio del capogruppo di rifondazione comunista alla regione Emilia
Romagna Leonardo Masella è duro: «È assolutamente inconcepibile il coro
di solidarietà espresso a Ferrara soprattutto da parte di chi non era
presente in piazza Maggiore e non ha visto personalmente come sono
andati i fatti. L'iniziativa di ieri voleva essere una pacifica
contestazione da parte di migliaia di ragazze e ragazzi che non hanno
alcuno spazio nel sistema antidemocratico dei mass media italiani,
diversamente da Giuliano Ferrara che parla e straparla tutti i giorni
in tutte le reti televisive».

Anche Bertinotti ed altri parlano e straparlano su tutte le reti televisive, secondo la sensibilità di qualcuno, ma non è un buon motivo per impedire loro di parlare. Quanto alla "pacificità", dalle immagini mi pare di capire tutt'altro. E, ribadisco, in campagna elettorale, anche solo impedire il comizio con un sottofondo di ululati, fischi e compagnia, si avvicina molto allo squadrismo. Non ti piace quello che dice Ferrara in Piazza Maggiore ? Fai una bella conferenza stampa, e spieghi perché e per come. E' la democrazia, ed in periodo elettorale la possibilità a tutti di esprimere idee (eventualmente) controverse è un tesoro prezioso, che non si può dilapidare perché quattro cialtroni ritengono di difendere dei diritti impedendo a Ferrara di parlare.

Taglio corto su altri interventi sullo stesso tono, perché comunque si assomigliano tutti, e si possono riassumere con "In generale non si dovrebbe fare, ma visto quello che dice Ferrara gli sta anche un po' bene".

La Sinistra Arcolbaleno dunque non ci sta e propone il suo antidoto.
L'incontro di venerdì sera all'hotel Jolly su laicità e diritti delle
donne. «Una risposta seria, commenta il consigliere comunale di Sd
Gianguido Naldi. è un altro metodo rispetto ai "contenuti provocatori"
del comizio del leader della lista «pro life».

Finalmente qualcuno che ragiona: si organizza un altro evento e si spiega perché le cose che dice Ferrara sono sbagliate. Chiaramente, dopo che gli si è dato modo di esprimerle.

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