lunedì, luglio 10, 2006

Un po' di ottimismo

Chi mi conosce sa benissimo che il calcio non è certo la mia passione principale, e non sono di quelli che si leggono tutti i giorni tutte le cronache della Gazzetta fino all'ultimo rigo. Per dirla tutta, non sopporto la maggior parte delle trasmissioni che invece che immagini di gioco propongono minuti e minuti di facce di giornalisti e giocatori che parlano, quando tutti sappiamo non essere la cosa in cui riescono meglio.

Però sono contento per l'andamento del mondiale. Per diversi motivi: nessuno ci credeva, tutti ci guardavano con sufficienza per questioni legate allo scandalo del calcio, senza particolari motivazioni tecniche. E poi con il passare delle partite, sono venuti fuori pregiudizi rumorosi su giornali, forum e compagnia. Lo so che queste sono di solito cose di una minoranza, magari ignorante e chiassosa, ma allo stesso modo molte cose che ci vengono "imputate" sono relative ad una minoranza, eppure sono simpaticamente estese a tutta la popolazione italiana.

E quindi, quando succede che una minoranza di italiani vince qualcosa di importante, mi sento "legittimato" ad essere pure io contento. Soprattutto vengono "punite" certe semplificazioni anche colpevoli perché provenienti da personaggi che dovrebbero ragionare con un minimo di testa prima di parlare (Blatter, Beckenbauer ed altri da cui tutto sommato ci si aspetterebbe oggi almeno un "scusate, ci eravamo sbagliati").

Inoltre, penso che, per quanto vincere un titolo non cambi nulla nella vita di tutti i giorni, sia utile per il paese ottenere un risultato che permette a tutti di gioire "insieme", al di là delle divisioni di tutti i giorni soprattutto sul piano politico, e tutto sommato che porti un po' di buon umore e pensare che, in fondo, non è che il fatto di essere italiani ci impedisca di fare le cose fatte per bene, al livello delle migliori nazioni del mondo.

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