mercoledì, aprile 20, 2005

1409 giorni (di troppo)

Non c'è niente da fare, il carattere delle persone si dimostra anche nei momenti più difficili. E difatti il nostro illustre Presidente del Consiglio, nel giorno in cui deve ammettere la propria sconfitta e rinunciare al sogno per tanto tempo portato avanti di fare tutta la legislatura con un solo governo, non rinuncia a mostrare la sua particolare considerazione per le regole del vivere civile. Dal suo discorso di oggi al Senato (preso dal sito di Repubblica):

"Nei Paesi europei, dove il sistema istituzionale già lo consente, il premier eletto direttamente dal popolo adegua la squadra di governo ogni volta che si presenta la necessità sotto la sua diretta responsabilità senza lunghe ed estenuanti crisi politiche e verifiche parlamentari. Così si fa nelle più avanzate democrazie occidentali. Per conseguire questo risultato il sistema costituzionale del nostro Paese richiede una serie di passaggi a partire naturalmente dalle formali dimissioni del governo. La riforma costituzionale di questa maggioranza adeguerà il nostro sistema di governo alle moderne democrazie".

Come dire, stavolta mi tocca perché le regole sono così, comunque per la prossima volta le cambiamo, in modo da evitare cose del genere, io i ministri li voglio poter cambiare quando mi pare senza dovermi presentare al Parlamento o al Presidente della Repubblica.

Cosa che d'altra parte finora aveva già fatto, cambiando ministri importanti (Esteri, 2 volte, Interni, Economia, Riforme, e via dicendo) senza nessun passaggio parlamentare negli scorsi quattro anni.

Certo che se poi uno si comporta così, non capisco perché si ritenga tanto "bersagliato" se a molti questo modo di fare risulta indigesto...

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