venerdì, febbraio 09, 2007

Come volevasi dimostrare

Parlavo giusto qualche giorno fa della necessità, in una coalizione, di attuare dei compromessi, un po' per uno, ovviamente. Quindi, cosa succede, in Italia in questi giorni ? Il governo presenta una legge sulle convivenze civili tutto sommato nemmeno troppo compromettente: Mastella non l'approva, ma non farà per questo cadere il governo.

Tutti contenti, torna il sereno, dopo nuvole minacciose ?

Nemmeno per sogno: la sinistra radicale, che ha appena "incassato" su un tema importante, approfitta di una dichiarazione forse improvvida di Parisi sull'Afghanistan, per minacciare la tenuta del governo.

A parte considerazioni di principio, su cui ognuno la pensa come vuole, non vedo perché giorno per giorno il governo si debba trovare condizionato da una serie di partiti che parlano tutti di coalizione, responsabilità e via dicendo, e poi non sono mai disposti ad accettare i compromessi che chiedono agli altri. Fino ad ora era un'impressione, un timore, i fatti lo stanno confermando.

Ma se cade questo governo, ci aspettano altri 5 anni di Berlusconi: già una volta questo errore è stato fatto, di solito si pensa che dagli errori si debba imparare qualcosa...



Un post scriptum su una questione divertente: si legge spesso che l'Italia è ormai un paese del tutto secolarizzato, in cui le reprimende e gli "ordini" della gerarchia ecclesiastica hanno effetto tutto sommato limitato. Inoltre, si dice che i cattolici "veri" siano rimasti in sostanza quattro gatti. E allora, perché tanta agitazione per quello che afferma il Papa ? Si sa benissimo quale sia la sua posizione in materia, e quindi non mi stupisce che non gradisca la proposta... ma se la sua "importanza" sui temi morali è così scarso e coloro che lo seguono così pochi, perché non lasciarlo parlare senza dargli tanto peso ? Non sarà che l'anticlericalismo, per poter prosperare, ha bisogno di un "clero" forte, o che almeno sembri tale ? Altrimenti contro chi si "combatte" ?





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