lunedì, giugno 19, 2006

Reale e virtuale

A volte va bene, a volte no. Questa volta è una di quelle in cui è andata bene. Resta il fatto che correre a 300 all'ora su una moto non è propriamente un'attività che si possa definire priva di rischi. Ed è per questo che, al di là dell'ammirazione per le capacità ed il coraggio (ed un filo di incoscienza) di chi ci corre, il sottoscritto è stato sempre piuttosto lontano dal mondo delle due ruote, e più vicino a quello delle quattro.
Ovviamente, ci sono delle eccezioni, nel senso che "virtualmente" qualche capatina nel mondo delle MotoGP e non solo cerco di farlo. Prima con Moto GP 3, poi da qualche giorno, con Tourist Trophy.
Che, devo dire, è un gran bel pezzo di software... in realtà si tratta di GT4 in cui alle auto hanno sostituito le moto. La cura maniacale per i dettagli è la stessa, il numero di veicoli esteso. L'unico "difetto", se proprio vogliamo trovarlo, è che le piste sono le stesse di GT4, con la sola aggiunta del circuito di Valencia. Questo comporta che alcuni circuiti non siano del tutto adatti alle moto, mentre sembrano un po' mancare i "classici" del motociclismo (probabilmente perché tutti "occupati" con la licenza ufficiale DORNA per il titolo MotoGP). Certo, correre al vecchio Nürburgring con le moto è comunque un'emozione non da poco, oltre che spiegare come mai ogni tanto ci scappa il morto, però si ha un po' l'impressione di un semplice "adattamento" di un prodotto di grande successo.
In compenso, guidare una moto in circuito ad andature "competitive" non è per nulla uno scherzo, è molto più complicato e "critico" che guidare un'auto... insomma, massimo rispetto per quei matti che ogni 2 settimane rischiano le penne sui circuiti di tutto il mondo.

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