giovedì, settembre 15, 2005

La decenza...

Io capisco che per qualcuno abituato a vincere sempre e comunque, la sola prospettiva di perdere sia un qualcosa di inconcepibile. Ma è anche vero che dovrebbe esserci un limite a tutto, soprattutto quando le proprie manie di grandezza coinvolgono tutta una nazione. Eppure pare che questo non sia sempre vero, se si guarda a cosa sta succedendo nella proposta di riforma della legge elettorale. Che di per sé, non è una tragedia se fatta nei modi e nei tempi corretti, ma che in questo caso sbaglia praticamente tutto.


1. Non è morale cambiare le regole del gioco quando ormai la competizione è già partita ed i concorrenti si stanno organizzando con regole note.


2. Ancora meno morale è cambiare la legge semplicemente perché si sta perdendo, costruendo uno strumento elettivo che serve proprio a vincere nella situazione contingente


3. Proprio i partiti come FI ed AN erano stati i grandi sostenitori del maggioritario, sempre più "secco", perché dava il potere di scelta in mano ai cittadini, togliendolo alle corrotte segreterie dei partiti...ed invece propongono una riforma che riporta alle preferenze, alle liste e via dicendo, togliendo il famoso "contatto" fra i candidati ed il territorio



Insomma, un vero e proprio disastro e sinceramente mi aspetto di essermi pure dimenticato qualcosa. Mi trovo d'accordo con Bertinotti, una volta tanto: chi vuole riproporre il proporzionale, lo faccia all'inizio della prossima legislatura, non alla fine di questa.


Ed invece, con sommo sprezzo del ridicolo, il nostro premier alla domanda "Ma non è inopportuno cambiare la legge elettorale proprio alla vigilia del voto ?", si è permesso di rispondere "Invece è proprio il momento giusto". Insomma, il massimo della strafottenza e dell'arroganza...

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