lunedì, maggio 04, 2009

Vizi privati e pubbliche virtù

Credo che si possano fare alcune interessanti considerazioni in merito alla vicenda umana e familiare di Berlusconi di questi giorni.

Riassumendo: dopo la ventilata possibilità di candidare alle europee un sacco di ragazze carine ma non necessariamente preparate (di qui in avanti, "veline"), candidature velocemente ritirate o meglio mai ufficializzate, e l'ennesima uscita da "galletto" al compleanno di una diciottenne di Napoli, la moglie di Berlusconi decide di chiedere il divorzio.

Fin qui, si dirà, vicende personali, ed infatti Berlusconi dice subito che la questione è privata e personale, e tale deve rimanere. Benissimo, e difatti anche la diciottenne di cui sopra pare voler rientrare nei ranghi, dopo un'esplosione di popolarità forse eccessiva e controproducente.

Ma io mi chiedo alcune cose:

1. non era stato Berlusconi a rendere "pubblica" la sua vita familiare, modello da imitare per tutti di armonia, felicità e serenità, tanto da mandare in onda spot con i suoi figli, da spedire agli italiani una monografia idilliaca sul suo menage familiare, a far formulare dai suoi più fervidi ammiratori dichiarazioni talmente melense da far quasi tenerezza ? Troppo comodo utilizzare la famiglia "in positivo", anche per la politica, quando le cose funzionano, e chiedere un altrimenti comprensibile riserbo quando le cose non vanno bene, o l'ennesima ricomposizione in extremis non risulta efficace... o la vita familiare è pubblica (e si potrebbe discutere del fatto che un titolare di un potere così ampio abbia diritto o meno ad una privacy totale) sempre oppure è sempre privata.

2. riprendendo una considerazione di cui sopra: visto che ormai anche la vita personale di un candidato alle elezioni fa parte delle informazioni a cui, nel mondo occidentale, il pubblico degli elettori ha "diritto", per formarsi un'opinione complessiva del candidato, è corretto che questi, anche una volta eletto, possa richiedere un "black-out" sulle vicende che lo riguardano, solo perché hanno preso una direzione poco piacevole ? Se fosse un privato cittadino, benissimo, però un personaggio "pubblico", per di più se in posizione di potere, e grande, sa di dover vivere in una bolla trasparente, perché ogni gesto, dichiarazione, vicenda è sotto lo sguardo della collettività, che ne deve trarre informazioni per un giudizio completo sulla persona che andranno a votare e che chiede la fiducia degli elettori. Questo è sempre una conseguenza di aver voluto portare la vita privata nell'ambito politico quando "serviva" a generare consenso: ora fa parte delle cose su cui la collettività sente di dover essere informata.

3. troppo comodo, per la giovane Noemi, chiedere "riserbo" e di essere dimenticata. Se tutto fosse andato bene, se la sua carriera nel mondo dello spettacolo fosse decollata, magari grazie all'intervento, esplicito o meno, di "papi", avrebbe chiesto di far finta di niente riguardo a quell'ingombrante presenza al suo fianco ? Anche qui, se le cose vanno bene, la pubblicità è benvenuta, quando le cose si intorbidiscono, diventano questioni private, non si risponde, scompaiono le foto...

In un certo senso credo abbia ragione la (ex ?) signora Berlusconi, quando dice che lo specchio del paese che emerge da questa vicenda non è certo edificante.

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