martedì, gennaio 22, 2008

Perché succede questo ?

Repubblica, ma non solo, titola sul fatto che "Crolla la fiducia nelle istituzioni", con tanto di dettagliata statistica, istituzione per istituzione. Più che il risultato in sé, ci si dovrebbe chiedere "Come mai ?" sia per le istituzioni che non hanno mai goduto di grossa credibilità, sia per quelle il cui tracollo appare repentino rispetto alle precedenti rilevazioni (e verrebbe da indicare ad esempio la Chiesa). Significativo anche il fatto che "Le percentuali sono particolarmente basse tra i giovani.", ed anche di questo sarebbe interessante chiedersi il perché.

Posto che per motivi anagrafici non ho modo di dare il mio contributo al secondo quesito, posso cercare di spiegare perché mi ritengo fra coloro che in generale hanno una bassa fiducia nelle istituzioni più varie, con diverse gradazioni a seconda dei casi. In generale, l'impressione che ho maturato è che ormai nessuno, a livello politico e sociale, abbia interesse a presentare una propria visione della società, e poi attenersi, nei comportamenti, nelle scelte e nelle decisioni, a tale visione. In pratica, credo che manchi la progettualità a lungo termine: mancando questa, poi è chiaro che la maggior parte delle decisioni pratiche viene fatta in base a considerazioni di convenienza spicciola e di breve respiro, col risultato di decidere magari una cosa ed il suo contrario a distanza di pochi mesi. A quel punto, è ovvio che l'opinione pubblica rimanga disorientata, di fronte a scelte, e relative conseguenze, inspiegabili e spesso contraddittorie.

A questo punto credo che si ingeneri una scarsa fiducia sull'istituzione in quanto tale, e si preferisca esprimere la propria fiducia alle singole persone, sulla base magari di una conoscenza diretta e non mediata, e quindi restringendola alle persone che si frequentano o comunque con cui si ha modo di confrontarsi in modo diretto.

In mezzo ad un quadro sostanzialmente negativo, perché non ci vedo nulla di buono nel fatto che le istituzioni, soprattutto quelle dello Stato, non siano ritenute interlocutori credibili per i cittadini, c'è un elemento di "speranza", ossia che la scarsa fiducia investe anche i populisti di bass(issim)a lega alla Beppe Grillo, segno che nemmeno gridare in continuazione al "buttiamo tutto all'aria" viene recepito come un progetto concreto su cui basare il futuro del proprio paese.


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1 commento:

Silver Drake ha detto...

Troppo facile così: tu conti come giovane, infatti oggi un giornale recitava "rapinato un giovane bolognese di 38 anni". :D

A parte questo il problema non è tanto che la gente non abbia fiducia nelle istituzioni come interlocutori, ma il fatto che non ritenga valga la pena di cambiarle da dentro tramite partecipazione, il che rende semplicissimo ignorare il malcontento a chi di dovere con una minima applicazione di faccia da culo al momento in cui dice "qui mi ci hanno messo gli elettori, quindi sono apprezzato".